Vanzetti Engineering ha chiuso il 2022 con dati che confermano il trend di crescita degli ultimi anni, con un nuovo incremento del fatturato del +32% sul 2021. Il 15% del fatturato proviene dal mercato italiano, mentre l’85% è stato prodotto sui mercati esteri, per la metà sul mercato Europeo e con un aumento del 14% dall’area Asia Pacifica.
A ulteriore conferma della crescita costante, l’azienda è stata selezionata dall’Istituto tedesco Qualità e Finanza nel suo ultimo studio I campioni della crescita, tra le 800 PMI italiane individuate come motore della ripresa, in base alla crescita media annua nel triennio 2018-2021.
Valeria Vanzetti Ghio, amministratore unico di Vanzetti Engineering, ha commentato così i soddisfacenti risultati del 2022: “Quest’anno i cambiamenti geopolitici ci hanno dato la possibilità di rivedere i nostri piani, dando spazio a strategie nuove e a mercati finora ancora inesplorati. Con la consapevolezza che la strada da percorrere sia ancora molta, sono felice che anche nel 2022 Vanzetti Engineering abbia fortemente consolidato il proprio business navale, ma che abbia anche saputo difendere le altre aree di business. Il trend positivo è segno di come il mercato sia in attesa di nuove risposte tecnologiche immediate e sostenibili“.
Il portafoglio ordini ha registrato nel 2022 un aumento del +70% rispetto all’anno precedente, trainato soprattutto dal settore navale: la business unit marine ha infatti realizzato la quota maggiore di fatturato, raddoppiata rispetto al 2021. Un notevole incremento ha in particolare avuto la vendita di pompe criogeniche alternative ad alta pressione (VT-3) e il consolidamento di quelle a bassa pressione (serie Artika) per sistemi di alimentazione per motori marini e di rifornimento navi. L’azienda è entrata nel mondo dell’alta pressione già nel 2019, con le prime referenze nel settore navale provenienti dalla bassa pressione. Il notevole incremento degli ordini per l’alta pressione si è quindi avuto a partire dal 2021, andandosi poi a consolidare nel corso di tutto il 2022.
L’incremento del 2022 è quindi dipeso soprattutto dal progressivo processo di decarbonizzazione nello shipping, dal momento che il GNL nel trasporto marittimo consente di azzerare gli ossidi di zolfo, ridurre dell’85% gli ossidi di azoto e del 95% il particolato e di contenere in misura del 20% le emissioni di CO2. Pur trattandosi di un combustibile fossile, il GNL rappresenta la porta di accesso ai nuovi carburanti alternativi, perché può essere integrato con il bio-GNL e aprire così la strada ad ulteriori sviluppi. Basti pensare che, secondo uno studio realizzato dall’Istituto sull’inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), il biometano liquefatto avrà un ruolo di primo piano nel processo di decarbonizzazione dei trasporti e nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, anche alla luce degli obiettivi di neutralità carbonica fissati dall’Unione Europea per il 2050.
Inoltre, l’incremento dell’uso di GNL in ambito navale è legato anche al tema della sicurezza energetica e alla scelta dei governi europei di ridurre la dipendenza dal gas russo in seguito alla guerra in Ucraina. L’uso crescente del GNL come combustibile navale è possibile grazie all’aumento dei flussi commerciali di gas naturale importati in Europa su navi metanifere, con l’obiettivo di sostituire progressivamente i flussi di gas prima veicolati attraverso i gasdotti tra Europa e Russia. Quindi, nel breve termine il GNL si conferma come l’unica soluzione praticabile per lo shipping e, per i prossimi anni, si prevede un ulteriore incremento di navi green alimentate a GNL.
Per quanto riguarda in maggior dettaglio il mercato in Europa, la Germania si conferma per Vanzetti Engineering il mercato più consistente a livello di quote di fatturato, con un consolidamento in ambito navale, dovuto soprattutto al rafforzamento dei rapporti commerciali, e un buon andamento anche del settore dei gas industriali. Si è inoltre verificata una crescita nel mercato UK in tutti in settori, in special modo nella business unit industriale (LNG) e dei gas industriali (LIN, LOX, LAR, med-LOX): un trend che riprende la crescita registrata nel 2020, che aveva invece subito un rallentamento nel 2021. Una quota è stata segnata anche per la business unit navale che fino al 2021 non aveva registrato ordini in questo mercato. Anche il mercato francese e il mercato spagnolo hanno visto un consolidamento nel settore dei gas industriali, con un fatturato raddoppiato rispetto al 2021.