Innovazione, produzione flessibile e dimensioni compatte accomunano le soluzioni per taglio e pannellatura che Alpemac ha portato a SamuExpo, tenutasi a Pordenone tra fine marzo e i primi giorni di aprile.
Le due macchine esposte ben rappresentavano il forte approccio consulenziale offerto ai clienti dall’azienda di Calcinato, in provincia di Brescia, studiate per garantire loro efficienza di processo in un layout compatto, due prerogative sempre più ricercate e apprezzate dagli end-user. Due macchine che, integrate, creano quindi una soluzione di processo univoca ed efficiente, una sorta di FMS dal lay-out contenuto come dimostrato dall’area espositiva della fiera.
A SamuExpo, Alpemac ha quindi portato la ECO 315, macchina di taglio laser fibra entry level della gamma Nukon dell’azienda, che con il suo ingombro ridotto e un campo di lavoro di 3.000 x 1.500 mm rappresenta la soluzione più indicata per imprese con disponibilità di spazi ridotti e budget contenuti. La macchina combina requisiti di spazio minimi di soli 6 x 6 m, installazione rapida e prestazioni di taglio interessanti, con costi di investimento molto competitivi. Disponibile con opzioni di potenza laser da 1 a 4 kW, il sistema, a differenza dei tradizionali modelli a caricamento posteriore, ha il cambio tavola automatico posto lateralmente alla macchina. Il livello tecnologico di questa macchina Nukon è quindi ben evidente nelle scelte tecnologiche fatte, come l’uso di componentistica di automazione all’avanguardia targata Beckhoff, sorgente laser Corona di nLight e un’innovativa testa di taglio proprietaria.
In particolare, la tecnologia laser a fascio variabile Corona, in base allo spessore della lamiera da tagliare, consente di aumentare la velocità di perforazione e di taglio e migliorare la qualità della lavorazione di materiali, sia spessi che sottili. Nukon si conferma pertanto un player di prima fascia nel mercato mondiale dei sistemi di taglio laser, che mira ad affermarsi sul mercato italiano grazie alla comprovata esperienza e competenza di Alpemac.
Nonostante il caricamento manuale del materiale, soluzioni di automazione massimizzano la produttività abbattendo i tempi morti legati alla movimentazione del pezzo, consentendo alla macchina di impegnare fino a tre pannelli contemporaneamente: uno in fase di carico con il rilevamento automatico dello spessore mediante sensore laser, uno in fase di piega e uno in fase di scarico. Se il pannello non è posizionato correttamente (fino a 10° di errore), l’impianto dispone di un manipolatore con encoder che lo posiziona con precisione millesimale nella condizione richiesta per la lavorazione, recuperando tempo ciclo. Attraverso un unico utensile è quindi possibile realizzare qualsiasi angolo di piega, con la massima precisione e senza bisogno di sistemi ausiliari per il controllo dell’angolo.
La combinazione della precisione di rotazione e della forza di serraggio unite al set-up automatico degli utensili (che avviene in tempo mascherato) permette, con un’unica correzione sulla prima piega del primo pezzo, di realizzare l’intero lotto produttivo senza intervenire nuovamente. Ciò significa che già il primo pezzo è buono e conforme alle specifiche del cliente, che ha la possibilità di realizzare rapidamente, in sequenza, lotti produttivi di pannelli uguali o di natura e geometria differenti incrementando la produttività.
Multibend-Center ECO offre infine facilità d’uso grazie al software Bendex 3D, che permette di importare qualsiasi file CAD (dxf, dwg, STEP) per generare il programma di piega dando subito un feedback sulla fattibilità. Ciò assicura ripetibilità costante e certezza del risultato fin dal primo pezzo.
Forze e movimenti macchina sono calcolati sulla base di matematiche che tengono conto di fattori come spessore, posizione della piega ed eventuali fori presenti. Le competenze di un programmatore esperto virtuale sono quindi sempre disponibili, assicurando una qualità costante nel tempo.