Italdesign ha sfruttato le potenzialità della stampa 3D con tecnologia Stratasys Fashion3D per creare gli interni multifunzionali della concept car Climb-E.
Creato in collaborazione con Schindler e con il Politecnico di Torino, il nuovo prototipo Climb-E unisce l’idea di un’esperienza di viaggio senza soluzione di continuità (in tre dimensioni) e di residenza, rivoluzionando il modo in cui tradizionalmente si pensa agli spazi automobilistici, domestici, di lavoro e di intrattenimento. Data la molteplicità degli usi possibili, gli interni hanno richiesto una progettazione meticolosa per consentire alla Climb-E di assolvere a tutti questi ruoli.
Colpita da quanto visto allo spazio Stratasys alla Milano Design Week, Claudia Gilardi, Color material finishing (CMF) designer presso Italdesign, ha infatti impiegato la particolare tecnologia additiva di Stratasys che consente di stampare in 3D su tessuti in oltre 600.000 colori unici, con molteplici valori shore, simulando texture e finiture diverse.
“Quando è nato il progetto Climb-E, ho subito pensato che la tecnologia Stratasys sarebbe stata perfetta per gli interni della concept car – sostiene Gilardi -. Grazie alla sua capacità di combinare in modo unico trasparenze ed effetti cromatici speciali, la tecnologia 3DFashion può essere utilizzata per veicolare un senso del colore reale e al contempo virtuale. Dal momento che i colori possono variare a seconda della luce e del punto di osservazione, si presta in modo particolare a integrare i diversi mondi del design automobilistico e della moda”.
Aggiunge Gilardi: “Intravedo due possibili impieghi molto interessanti della tecnologia 3DFashion di Stratasys nel settore automobilistico. In primo luogo, per la produzione di prototipi, con tempi e costi ridotti, che permettono anche di ottenere texture stampate in 3D a complemento dei materiali di rivestimento standard. In secondo luogo, per la personalizzazione. Ad esempio, la stampa 3D su un tessuto in mesh, attraverso il quale la luce può brillare, permette di creare effetti molto innovativi con la retroilluminazione e questo è un terreno ideale per la sperimentazione. In futuro, abbinando la stampa 3D su tessuti con l’elettronica integrata, si potrebbero ottenere nuove modalità di interazione con le funzioni dello spazio”.
Gli elementi stampati in 3D potrebbero difatti anche essere integrati con i sensori e i comandi del veicolo, personalizzando non solo aspetto e percezione ma anche le modalità di interazione con la Climb-E.