La visione strategica per il futuro di Carlo Salvi punta alla ricerca di soluzioni intelligenti e sostenibili nel settore dei fasteners volte all’innovazione dell’azienda in ottica green, migliorando inoltre il comfort di ogni singolo dipendente.
Da oltre 80 anni l’azienda offre sul mercato una tecnologia 100% Made in Italy, con stampatrici per fasteners ad alte prestazioni, flessibili e di elevata manifattura. Il brand si fregia di essere sinonimo di tutti i valori della tradizione familiare e dell’eccellenza rappresentati dall’Italia in tutto il mondo. Per i prossimi anni l’azienda avvierà quindi azioni sotto il profilo della sostenibilità, come ad esempio l’installazione di una serie di pannelli solari per diventare quanto più possibile indipendente dal punto di vista energetico.
Per rispondere ai nuovi obiettivi di crescita della produzione, l’azienda sta inoltre investendo sempre più nello sviluppo di nuovi modelli di stampatrici per fasteners, nello specifico per la produzione di particolari con lunghezze fino a 200 mm e modelli integrati con unità di rullatura. Il completamento di questo range di prodotti rappresenta la sfida principale che l’azienda intende raggiungere entro i prossimi tre-quattro anni.
“Nel corso del 2022 sono state assunte nuove risorse, in particolar modo personale qualificato e specializzato in grado di accrescere la capacità produttiva dell’azienda – afferma Marco Pizzi, chief commercial officer Carlo Salvi -. Ci auguriamo di continuare sulla stessa linea d’onda anche per il prossimo anno, proprio per far fronte alla richiesta sempre maggiore del mercato“.
Il mercato del fasteners è molto forte e sensibile alle nuove richieste, e ad oggi i grossi gruppi iniziano a pretendere produzioni localizzate, il che porterà a una costante crescita che per Carlo Salvi permarrà nei prossimi cinque anni. La sfida principale che la compagnia dovrà affrontare sarà quindi quella di contenere i costi e ridurre i tempi di consegna per risultare sempre più attrattivo e competitivo nel mercato nazionale e internazionale. “Ciò che ci auguriamo per il prossimo futuro è di riorganizzarci, ma soprattutto di investire in nuove risorse che siano in grado di supportare la domanda attuale, guardando anche oltre”, conclude infine Pizzi.