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Sollevatori, prospettive di crescita in Merlo grazie a elettrico e 4.0ERT

Nel 2023, Merlo, azienda di Cuneo specializzata in progettazione e commercializzazione di sollevatori a braccio telescopico, ha registrato un aumento della produzione a 8.700 macchine, di cui l’80% vendute all’estero, del fatturato, salito dell’11,7%, e dell’occupazione.

Forte delle quote di mercato raggiunte e dell’attenzione a innovazione, Industria 4.0 ed elettrico, che hanno caratterizzato la politica aziendale nel tempo, l’azienda guarda quindi con fiducia al futuro, come spiega Giacomo Blengini, direttore vendite per l’Italia di Merlo Group: “Nell’ultimo anno abbiamo proseguito il percorso di crescita, confermandoci saldamente sopra il 30% come quote di mercato. Nel comparto siamo tra i quattro o cinque big player mondiali”.

L’azienda guarda quindi le stime in calo per il mercato italiano, dove per il 2024 è attesa una flessione compresa tra il 7-10%, ricordando la particolare vivacità che questo ha avuto negli ultimi tre anni: se infatti nel 2018 in Italia erano stati venduti 1.600 telescopici, quest’anno pure con la diminuzione attesa Merlo prevede di superare le 3.500 macchine.

In Italia, negli anni passati, ad aver trainato la crescita sono stati anche gli incentivi fiscali legati al credito d’imposta del 4.0, come dice ancora Blengini: “Il telescopico è stato toccato dal vivo dagli incentivi perché la sua vocazione è stata proprio quella di essere stato progettato in ottica di Industria 4.0. Per questo la domanda è cresciuta tantissimo e per questo anche quest’anno avrà sicuramente cali inferiori rispetto ai trattori o al movimento terra“. Merlo, peraltro, essendo presente sia nell’agricoltura che nell’edilizia, oltre che nel noleggio industriale, risente meno delle oscillazioni rispetto a trattoristi o movimentisti puri.

Oggi, nel comparto agricolo, il mercato è in attesa di una serie di misure e agevolazioni fiscali, tra le quali quelle relative alle macchine elettriche. “Noi siamo già pronti da due anni – ricorda quindi Blengini – e il nostro trattore telescopico è omologato come trattrice agricola, come richiesto dal PNRR, nel quale c’è anche il fondo perduto per la dismissione di trattrici termiche in favore delle elettriche. Sull’elettrico noi abbiamo anticipato i tempi: già dieci anni fa abbiamo presentato e vinto una medaglia d’oro ad Agritechnica grazie a un primissimo prototipo di macchina elettrica. All’epoca sembrava futuristico, oggi è realtà. Noi, già dal 2021 abbiamo messo sul mercato l’e-Worker, una macchina elettrica costruita ex novo intorno a tre motori elettrici e un pacco batteria che sta riscuotendo un ottimo successo in ambito edile e industriale”.

In merito, alla recente Fieragricola di Verona è stata allestita un’intera area dotata di piattaforma e ring luminoso dedicata ai modelli elettrici, mentre all’ultima edizione di Agritechnica è stato presentato un sollevatore 43.7 elettrico. “Noi siamo già pronti a occupare importanti fette di mercato anche nell’elettrico – conclude Blengini -: l’e-Worker 25.5-90 e l’e-Worker 25.5-60, i nostri primi telescopici full-electric, rispondono infatti perfettamente ai requisiti indicati nell’ultimo bando sui fondi del PNRR destinati al settore agricolo, che ha stanziato risorse per 400 milioni di euro per l’acquisto di nuovi macchinari e sistemi di agricoltura di precisione“.

Per quanto concerne i mercati al di fuori dell’Italia, l’azienda ha stimato una ulteriore crescita rispetto allo scorso anno, in particolare nei mercati extra europei. A dare una mano, felice apripista del sessantesimo anniversario di inizio attività per l’azienda di Cuneo, ci sarà anche la nuova filiale USA, che si è aggiunta alle sei esistenti (Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Polonia, Australia) e rafforza la rete distributiva di 80 importatori e 600 concessionari in giro per il mondo.