Skf Industrie, filiale italiana del gruppo svedese produttore di componentistica, ha presentato i risultati del 2015. “La domanda di prodotti e servizi SKF si è sviluppata positivamente durante il 2015 ed è stata caratterizzata da un andamento a due velocità: effervescente nella prima parte dell’anno e più cauto nella seconda parte” ha commentato Ezio Miglietta, amministratore delegato di SKF Industrie (in foto a sinistra). Nel complesso si è trattato di un anno positivo che si è chiuso con un fatturato che è cresciuto del 4,5% rispetto al 2014, riportandosi oltre la soglia dei 900 milioni di euro che aveva caratterizzato gli anni precedenti al 2009. L’utile operativo, escludendo gli oneri straordinari, è stato di 87,3 milioni di euro e il margine operativo ha raggiunto il 9,6%. I costi non ricorrenti, pari ad un importo di circa 21 milioni di euro, hanno riguardato gli oneri legati agli andamenti dei tassi di cambio, la pulizia di alcune poste di bilancio e il programma di riorganizzazione aziendale. “Da questa riorganizzazione –continua Miglietta-, che si è resa necessaria per aumentare il livello di efficienza della società, ci attendiamo i primi riscontri positivi a partire dal 2016”.
L’andamento positivo del fatturato sul mercato interno ha contraddistinto tutte le principali aree di mercato e in particolare il settore automotive che ha fatto registrare una crescita superiore al 15,7% rispetto al 2014. Il settore Industrial ha mostrato buoni segnali di ripresa e ha chiuso l’anno con un fatturato in aumento del 2,8% mentre è stato del 13,3% l’incremento della parte specialty. Le vendite sul mercato estero hanno visto una leggera riduzione dei volumi ampiamente compensata da un netto miglioramento del mix di prodotto.