Lo scenario internazionale nella prima parte del 2021, secondo i dati Istat, è stato caratterizzato da una ripresa economica che si è distribuita in maniera eterogenea fra paesi e settori produttivi. Il comparto industriale ha proseguito nel processo di recupero, sostenendo gli scambi mondiali di merci in volume, mentre le attività dei servizi sono ancora influenzate dalle misure di contenimento sociale. A marzo, gli scambi mondiali hanno mostrato una decisa crescita congiunturale in accelerazione dal mese precedente (rispettivamente +2,2% e +0,1%, fonte: Central planning bureau) che è attesa proseguire. Nel complesso, nel primo trimestre, il commercio internazionale di merci in volume è cresciuto del 3,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Per l’Italia si prevede una sostenuta crescita del PIL sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%). Nel biennio di previsione l’aumento del PIL sarà determinato dalla domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,6 e +4,5 punti percentuali) trainata dagli investimenti (+10,9% e +8,7%) e, con un’intensità minore ma significativa, dalla spesa delle famiglie e delle ISP, Istituzioni Sociali Private (+3,6% e +4,7%). Le prospettive economiche mondiali restano contraddistinte da elevata incertezza rispetto al progresso delle campagne vaccinali e al timing ed efficacia delle misure di sostegno degli investimenti e dell’occupazione.
Le previsioni della Commissione europea indicano per quest’anno una decisa ripresa del PIL mondiale con una intensità in grado di assicurare il riassorbimento della contrazione segnata lo scorso anno (+5,6% dal -3,4% nel 2020). Gli andamenti sarebbero caratterizzati da una forte eterogeneità tra i paesi a favore di quelli emergenti e in via di sviluppo che registrerebbero un più accentuato dinamismo.
Nei primi mesi dell’anno il ciclo economico si è rafforzato in Cina e negli Stati Uniti mentre nell’area euro l’attività economica ha subito una flessione, scontando l’implementazione delle ulteriori misure di contenimento, introdotte per contrastare la terza ondata della diffusione del virus. Il PIL cinese, nel primo trimestre è aumentato dello 0,6% su base congiunturale (+6,5%) evidenziando segnali positivi per tutti gli aggregati. Il miglioramento è atteso estendersi anche ai prossimi mesi e la crescita attestarsi al 7,9% nell’anno. Il ciclo espansivo continuerà anche nel 2022 seppure con intensità più contenute (+5,4%). Negli Stati Uniti, nel primo trimestre l’attività economica ha segnato un ulteriore rafforzamento (+1,6% la variazione congiunturale nel primo trimestre, +1,1% in quello precedente), caratterizzato dalla ripresa di consumi e investimenti che hanno beneficiato dal consistente programma di stimolo fiscale. Gli indicatori anticipatori evidenziano il proseguimento della fase espansiva che porterebbe la crescita annua al 6,3% mentre il progressivo esaurimento delle misure di sostegno determinerebbe un rallentamento nel 2022 (+3,8%).