Originariamente sviluppato per la gamma di robot Scara dell’azienda, il software di programmazione iRProgrammer da tablet e notebook di Fanuc è ora disponibile anche per tutti i robot industriali e cobot del costruttore. Il software è web-based, accessibile dai più comuni browser utilizzando l’interfaccia web integrata in ogni controllore, offrendo semplicità e libertà di movimento.
iRProgrammer si aggiunge così ad iPendant, il dispositivo portatile di programmazione di Fanuc, e consente tre tipi di applicazioni: creazione e modifica di programmi robot, esecuzione dei programmi e modifica delle impostazioni di base. La soluzione offre numerosi elementi delle moderne interfacce PC o smartphone, e supporta ad esempio i suggerimenti nella creazione di un programma, con la visualizzazione di tutti i comandi che cominciano con la lettera che si digita nella finestra di dialogo. Una linea di programmazione può essere completata a mano, con funzione di controllo di eventuali errori di battitura, o inserita nell’editor mediante drag & drop.
In un’altra finestra sono quindi disponibili i tasti software per specificare i movimenti del robot, sia con i tasti +/- per ogni asse o tramite sorta di volantino virtuale che abilita il movimento nello spazio del robot. iRProgrammer non richiede installazione di software aggiuntivo, poiché un sito web punta all’indirizzo IP del robot, e può accedervi solo da un tablet definito, impedendo accessi non autorizzati da altri dispositivi. Altra caratteristica di sicurezza è la definizione master-slave tra un tablet e un iPendant esistente. Il Teach Pendant è infatti sempre considerato come unità master, con precedenza sul tablet in ogni azione di programmazione.
Fanuc raccomanda infine di programmare con tablet sempre in prossimità di un interruttore di arresto di emergenza, dal momento che un PC portatile non ha pulsante di arresto di emergenza come un tradizionale strumento di programmazione. Ciò non è però necessario nelle piccole operazioni di programmazione quotidiane, poiché tutti i dispositivi di sicurezza necessari per il funzionamento sono già disponibili in una cella o in un impianto e pronti per l’uso.