Il settore delle pompe, rappresentato in Italia da Assopompe, chiude il 2021 con fatturato a 2,3 miliardi di euro, in crescita del +14,1% sul 2020, nei dati elaborati da Anima Confindustria.
Malgrado il lockdown, il comparto lo scorso anno aveva infatti subito una battuta d’arresto minore rispetto ad altri, poiché legato a progetti indispensabili su infrastrutture e lavori pubblici, e la crescita registarata nel 2021 riassorbe quanto perso. A trainare maggiormente il settore sono stati edilizia, HoReCa, industria tessile, automotive, lavorazioni metalliche, cantieristica, raffinazione e produzione di energia elettrica.
“Gli incentivi nell’edilizia degli ultimi anni hanno dato un impulso anche al mercato delle pompe – afferma Stefano Sampaolo, presidente di Assompompe -. Per quanto riguarda il mercato dell’Oil&Gas, la riconversione in energie rinnovabili da ottenere entro il 2030 sembra non essere così immediata, quindi il settore petrolifero sarà ancora determinante per i prossimi 5-6 anni. Nel frattempo, le aziende associate Assopompe stanno lavorando per garantire nuovi prodotti destinati alla riconversione e all’utilizzo delle fonti rinnovabili, oltre alle pompe di ultima generazione che garantiscono un enorme risparmio energetico e idrico”.
Nel mercato domestico, il settore pompe ha fatturato 910 milioni nel 2020, e per il 2021 la stima è prossima al miliardo, di cui il 66% prodotto in Italia e il 34% all’estero. Crescita dovuta all’aumento nelle vendite di prodotti che sono avanzati tecnologicamente, ad esempio tramite ingegnerizzazione e digitalizzazione dei componenti, ma in parte anche portata dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dall’inflazione, che gonfiano apparentemente i fatturati. Inoltre, nonostante il calo del numero delle imprese a causa delle chiusure, le aziende rimaste sul mercato si sono rafforzate.
Discreto ottimismo infine per il 2022, considerato che l’accumulo nei magazzini di prodotti finiti, dovuta alla preoccupazione da parte dei clienti in futuro per la mancanza di materie prime e microchip, potrebbe creare un effetto rebound rallentando produzione e crescita. “Abbiamo una grande opportunità, data dal Pnrr, per migliorare l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica del paese – dice in conclusione Sampaolo -. Assopompe sta già dialogando con enti pubblici e privati per un rinnovamento industriale e tecnologico in Italia, con particolare attenzione ai progetti che riguardano l’ammodernamento delle reti idriche“.