Le aziende italiane costruttrici di macchine automatiche per confezionamento e imballaggio sono impegnate tra ottobre e novembre a promuovere l’innovazione made in Italy in Asia, partecipando alle prime fiere di settore Propak Asia e Propak China a riaprire i battenti dopo le restrizioni degli scorsi mesi.
Propack Asia si tiene a Bangkok dal 20 al 23 ottobre, con una delle poche collettive internazionali presenti organizzata da Ucima. Nove le aziende italiane espositrici: Arol, Cepi, CFT Group, Mariani, Ocme, Pelliconi, Piovan Group, Robopac e Sacmi. La manifestazione è inoltre affiancata dallo show-room digitale Propak Asia virtual exhibition, fruibile dal 19 al 25 ottobre accedendo al sito www.propakasia.com.
Propack China, in scena dal 25 al 27 novembre a Shanghai e in collaborazione con ICE Agenzia, vede invece una collettiva italiana di 11 aziende espositrici, oltre allo stand istituzionale ICE/Ucima. Queste le aziende presenti: D.V.P. Vacuum Technology, IMS Technology, Concetti, Nadella, Pieri, Umbra Packaging, Reepack, Cavanna, CMC, Unitech SRL e Robopac.
La Cina rappresenta il quarto mercato italiano per l’esportazione di macchine per packaging, con un export che nel 2019 è stato pari a 292,1 milioni di euro contro i 158,1 del 2018, segnando così un incremento del +84,6 %. La Tailandia si conferma anch’essa un crocevia strategico per tutto il sud-est asiatico e, in primis, per l’area Asean dove l’Italia nel 2019 ha esportato macchine per il packaging per un volume pari a 278 milioni di euro, dietro a Cina e Germania, la quale ha registrato una crescita pari a 298,3 milioni. Secondo i dati del Centro Studi Ucima, la Tailandia risulta il secondo mercato di sbocco dell’area con 61 milioni di euro, pari al 15% del fatturato complessivo. Al primo posto l’Indonesia con 84,8 milioni di euro, seguita dalle Filippine (57,6 milioni) e dal Vietnam (40,1 milioni).