Scendono dell’8,5% gli ordini di macchine utensili nel primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo 2018, con valore assoluto dell’indice a 127,7 (base 100 nel 2015). Il dato risulta dalla combinazione del decremento sia negli ordinativi interni, a -9,8%, che degli ordini esteri, a -8,2%.
“Con riferimento al mercato interno, la riduzione degli ordinativi è fisiologica dopo l’exploit del 2017 – commenta Massimo Carboniero, presidente Ucimu-Sistemi per produrre -. Ce lo aspettavamo e, osservando l’andamento del 2018 e di questo inizio del 2019, possiamo affermare che i valori si stanno riportando sui livelli di normalità tipici del mercato italiano. Detto ciò, occorre però considerare che l’industria manifatturiera del paese ha ancora necessità di investire in nuovi macchinari e in nuove tecnologie di produzione. Per questo è indispensabile che le autorità di governo confermino al più presto le tecnicalità relative al ripristino del superammortamento, così come presentato nel Decreto Crescita”.
L’indice Ucimu indica quindi un rallentamento anche sul fronte estero, dove le attività dei costruttori italiani sono rese meno agevoli da una serie di fattori, quali il clima di instabilità politica, la concomitanza con le Elezioni Europee, la staticità di alcuni mercati, come la Germania, e di alcuni settori di sbocco particolarmente rilevanti per la macchina utensile italiana, come l’automotive, così come la chiusura protezionistica di alcuni importanti mercati.
“Per questa ragione – aggiunge quindi Carboniero – chiediamo alle autorità di governo di ragionare sul potenziamento degli incentivi fiscali per le imprese italiane che partecipano alle fiere di riferimento per il settore che si svolgono fuori UE, poiché la presenza alle manifestazioni espositive, soprattutto in mercati lontani, rappresenta il miglior strumento di marketing per una PMI. Alla più importante fiera organizzata in Cina, che si è svolta a metà aprile, sono, infatti, oltre 50 le imprese italiane che hanno esposto la propria tecnologia con l’obiettivo di intercettare la domanda di utilizzatori locali e dei paesi limitrofi, di certo tra le più vivaci nel panorama internazionale”.
In aggiunta, Ucimu ha in programma per il 2019 una serie di forum bilaterali in Russia, India e Cina, che verranno organizzati insieme a Mise, ambasciate, ICE-Agenzia e a omologhe associazioni di settore, onde favorire il dialogo tra i sistemi Paese e i sistemi industriali di entrambe le parti.