India grande opportunità per la meccanica italiana, che nel 2015 ha incrementato del 41% l’export di tecnologie verso il Paese, per 314 milioni di euro. Una porzione minore del totale export della meccanica Made in Italy, ma con forti potenziali di crescita, come ha dimostrato l’attenzione della delegazione indiana che lo scorso 22 agosto ha incontrato l’industria italiana rappresentata da Anima (in foto, il vicepresidente Anima con delega all’internazionalizzazione Carlo Banfi).
Tra i prodotti più richiesti nel 2015 figurano le valvole, +161%, le pompe, +24%, i boiler, +42%, le tecnologie per l’edilizia, +116%, e le turbine a gas, +23%. Interesse alto nella cogenerazione, in aumento del 2.953%, negli impianti per lavorazione food, +74%, e nelle turbine, +24%, mentre mostrano una battuta d’arresto macchinari per logistica e sollevamento, -45%, e forni industriali, -42%. Gli investimenti attratti dal Paese sono saliti del 37% tra 2014 e 2016, e l’India punta in futuro a divenire un hub per design e manifattura, guardando pertanto con interesse all’Italia. Da sviluppare sono inoltre infrastrutture stradali e telefoniche, con un investimento previsto per i prossimi 5 anni di 250 miliardi di dollari. Rilevanti e di interesse infine per Sace il settore delle energie rinnovabili e il tradizionale mercato tessile.