Il robot Octopus è stato realizzato nell’ambito del progetto Europeo Octopus, ovvero lo sviluppo e la costruzione di nuovi robot soft ad alta destrezza ispirati alla morfologia e comportamento del polpo. Il progetto si è concluso nel 2013 e ha visto lavorare insieme un team internazionale di ingegneri, robotici, matematici, fisici, informatici, biologi e neuroscienziati provenienti da otto Università: Italia, Svizzera, Israele, Inghilterra e Grecia. Il robot è stato presentato all’interno dello spazio espositivo della Toscana in Expo Milano 2015. “La versioni a cavi, in vasca, -ha detto Cecilia Laschi della Scuola Superiore Sant’Anna, sede di Livorno- simula il braccio del polpo dal punto di vista dei materiali usati, nella forma e nella contrazione muscolare. I cavi sono integrati nel braccio e la loro trazione riproduce l’uso dei muscoli longitudinali del polpo. Invece, la versione completa nella piattaforma a otto braccia è dotata di motori basati su leghe a memoria di forma disposti seguendo l’anatomia naturale”. Queste braccia (i tentacoli) sono coperte con una pelle sensorizzata con sensori di contatto e di deformazione e ventose passive.
Le applicazioni: endoscopi per uso umano, agricoltura, per esplorazioni marine in relitti e sulla barriera corallina, non possibile con sistemi rigidi. L’articolo completo sarà pubblicato sul numero di luglio/agosto della rivista Progettare.