Siglato l’accordo con le banche per il piano di risanamento di Faccin Group, realtà che progetta, realizza e vende macchine curvatrici e piegatrici per lamiere e macchine utensili per industria meccanica e metallurgica. L’accordo consente all’azienda di tutelare l’occupazione e di spingere sull’acceleratore per un rilancio della produzione.
L’accordo è stato firmato dai creditori finanziari del Gruppo, Banco Bpm, Crédit Agricole e Creval, con approvazione dell’aumento di capitale. In dettaglio, l’accordo prevede che una parte del debito aziendale verrà convertita in azioni senza diritto di voto (Sfp) per un valore di 13 milioni di euro, proporzionalmente ripartiti tra i creditori. A questi si aggiungono 2,4 milioni di euro di aumento di capitale da parte dei soci (80% delle quote di proprietà del fondo di private equity Consilium, 20% di proprietà della famiglia Faccin), quindi nuova cassa, con un impatto positivo su debito e patrimonio per oltre 15 milioni.
L’esito positivo della trattativa permetterà quindi di pagare prima i fornitori, e dare a clienti e lavoratori la meritata serenità. Per quindi procedere a concretizzare le tante trattative aperte e gli ordini firmati con clausola sospensiva legata all’uscita dal concordato.
“Siamo soddisfatti dell’esito della trattativa perché in questo modo riusciamo a mantenere l’occupazione e potenziare la nostra forza produttiva sul mercato internazionale – ha dichiarato Andrea Ceretti, CEO di Faccin Group -. Un ringraziamento particolare è per tutti i nostri fornitori, che hanno sempre creduto nella solidità del nostro gruppo, permettendoci di consegnare in tempo le molteplici commesse programmate da settembre ad oggi. Un risultato che abbiamo ottenuto anche e soprattutto grazie ai nostri collaboratori, che sono la vera forza dell’azienda”.