Meccanica Plus

Non c’è potenza fluida senza bit.ERT

Cilindri pneumatici rotanti

I cilindri rotanti serie 69, presentati da Camozzi, sono stati realizzati in sette diversi alesaggi (Ø 32-40-50-63-80-100-125 mm), così da coprire una vasta gamma di lavoro. La struttura di questi cilindri, unitamente alla scelta dei materiali, permettono l’impiego in ambienti di lavoro molto gravosi con ottimi risultati. L’alta qualità dei materiali impiegati unita ad una lavorazione ottimale permette di avere una ristretta tolleranza nelle rotazioni. I pistoni e l’ammortizzo (alla fine dei due sensi di rotazione) sono gli stessi montati sui cilindri lineari della Serie 60 che permettono con l’ausilio di uno speciale grasso di lavorare con o senza lubrificazione. Sulle testate è montata una vite di messa a punto della rotazione che permette una escursione di ± 5°.

Regolatore di alta precisione

CKD proponeva una novità: si tratta di un regolatore ad alta precisione modello RP 1000 e 2000. In fiera veniva mostrata una colonna d’acqua dove al variare della pressione il regolatore segnalava la differenza di pressione. «La precisione del componente –ha commentato Valerio Faggi- arriva fino a variazioni di pressione di due decimillesimi di bar. I regolatori di pressione elettronici sono miniaturizzati e semplici da utilizzare, e sono montabili in batteria». Un altro prodotto è il sensore Linearnorm, montabile sugli attuatori CKD. Oltre a svolgere normali funzioni di un sensore è in grado di segnalare una quota sotto forma di valore proporzionale di tensione variabile da 1 a 5 V in un campo di lavoro di 10 mm. È particolarmente apprezzabile nel settore delle macchine utensili.

A concezione modulare

Denison Hydraulic presentava un’elettrovalvola proporzionale direzionale con elettronica integrata. Si tratta del modello 4DP0. «Uno dei vantaggi di questo componente –ha commentato Franco Riva, responsabile commerciale- è la possibilità di sostituire le bobine senza separare la parte elettronica dal corpo della valvola. È infatti sufficiente svitare la bobina dalla propria sede in modo semplice e immediato con un connettore a incastro». L’elettrovalvola è stata presentata in prima assoluta al Fluidtrans Compomac ed è applicabile in tutti quei meccanismi dove è necessario comandare cilindri idraulici controllandoli in velocità oppure in posizione. Decisamente interessanti le caratteristiche elettriche: la velocità di risposta è elevata, l’isteresi molto bassa, la ripetibilità è buona.

Elettrovalvola a elevate prestazioni

Ricco di novità lo stand Duplomatic. Da segnalare l’elettrovalvola DS3 Cetop03 per applicazioni in cui sono richieste prestazioni elevate. Il componente è disponibile sia con magneti in corrente continua sia in corrente alternata, avrà anche una versione soft-switch. DSP7, invece, è una nuova elettrovalvola Cetop07 con un design innovativo che consente una riduzione delle perdite di carico e una maggiore progressività nella fase di comunicazione.

Una sola elettronica per tutte le valvole

L’unità d’interfaccia ASI-EVA presentata da Festo rappresenta lo strumento adatto per il collegamento delle singole valvole, grazie alla sua connessione universale. Con questa sola unità d’interfaccia è infatti possibile collegare all’interfaccia ASI tutta la gamma di valvole Festo, dalle valvole miniaturizzate a quelle Maxi. L’unità è costituita da: un modulo a due ingressi e una uscita, oppure da due ingressi e due uscite, in cui le uscite sono realizzate con cavi o con connettori valvola preconfezionati. È disponibile una vasta gamma di connettori tipo MF, MEB, MZB oppure la variante K1 senza connettore, che permette la combinazione di qualsiasi altro tipo di connettore. Questa soluzione permette il collegamento rapido, diretto o indiretto, di tutte le valvole Festo. I due ingressi elettrici, montati direttamente su una bussola M12, permettono il collegamento di sensori, finecorsa cilindri o sensori ottici a barriera fino a max 100 mA. Flessibilità anche nella disposizione dei cavi: standard o rovesciata. L’alimentazione supplementare integrata permette di ampliare ulteriormente le possibilità di impiego di questa unità di interfaccia: l’inserimento e il disinserimento con separazione galvanica delle valvole, generatori di vuoto e altre utenze con assorbimento superiore a 1W a 24 V in caso di necessità per mezzo di interruttore DIL e forniscono una opzione per future espansioni dell’impianto.

Trasmissione idraulica per semirimorchi

Questo sistema di trasmissione idraulica per semirimorchi autotrainanti, presentato da Hansa-TMP, consente il traino in strada a velocità normale ed in caso di necessità l’innesto del sistema di autotrazione per effettuare spostamenti sotto carico in cantiere in aiuto al trattore. Il sistema consiste in: A Pompa fissa (già presente sul trattore o da installare sulla presa di forza; B Distributore di comando motori trazione semirimorchio (già presente sul trattore o da installare; A Elettrovalvola di comando innesto/disinnesto motori; B Divisione di flusso; C Valvola overcenter; D Motori orbitali con innesto/disinnesto idraulico; E Riduttori ruota con innesto/disinnesto meccanico manuale; G1 Mozzo ruota con freno (in alternativa al riduttore); H valvola di sicurezza; I Scambiatore di calore (a richiesta). In condizioni di traino su strada, i motori e gli eventuali riduttori saranno disinnestati. In caso di necessità di autotrazione del semirimorchio, innestare la presa di forza e mettere in rotazione la pompa A, eventualmente innestare i riduttori ruota G (se applicati) tramite i pulsanti indicati in figura, comandare la rotazione dei motori F azionando il distributore B e l’innesto dei motori attraverso l’elettrovalvola C.
Il divisore di flusso D provvede alla divisione del flusso di olio verso i motori e produce l’effetto differenziale sui percorsi non rettilinei, la valvola di frenatura E provvede a controllare il carico negli eventuali percorsi di discesa. La valvola di sicurezza H (incorporata nella pompa o installata in linea) controlla la pressione di lavoro, (cioè la capacità di tiro del semirimorchio) e scarica l’eccedenza di olio in caso di lavoro a bassa velocità. Lo scambiatore di calore I (a richiesta) provvede a mantenere la temperatura dell’olio a livelli ottimali. Il sistema può lavorare in autotrazione fino ad una velocità di 3 km/ora. Per velocità di traino fino a 10 km/ora il sistema può rimanere innestato, i motori F provvedono in automatico al loro disinnesto e possono lavorare in free-wheeling.