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MotoGP in stampa 3D Prosilas per l’austriaca KTMERT

La storica casa automobilistica austriaca KTM ha affidato la produzione delle rivoluzionarie componenti aerodinamiche impiegate per le sue moto RC16 MotoGP a Prosilas, service di stampa 3D di Civitanova Marche parte del Gruppo internazionale Prototal.

Obiettivo dei reparti Aerodinamica e Factory Racing di KTM è quello di poter creare pezzi in grado di garantire performance eccezionali, meccaniche ma anche aerodinamiche, non solo per prototipi funzionali ma anche per componenti di uso finale, da utilizzare sia in galleria del vento che in pista. Il ruolo di Prosilas è quindi quello di affiancare il costruttore come partner per la stampa 3D e la finitura di parti in poliammide caricata con fibra di carbonio utilizzando la tecnologia SLS. Una vera e propria produzione additiva in Nylon caricato carbonio che, grazie ai parametri di stampa appositamente studiati dai tecnici Prosilas per la stampante EOS P770, è stata proposta anche per realizzare pezzi di grande formato (camera da 680x370x540 mm). L’azienda è l’unica realtà nel panorama europeo a poter offrire questo genere di stampa 3D per oggetti e componenti di queste dimensioni in materiale PA 603 CF.

Daniel Marshall di KTM, secondo da sinistra, con lo staff Prosilas

Diversi sono quindi stati i motivi che hanno spinto KTM a scegliere Prosilas come partner per l’additive manufacturing, come spiega Daniel Marshall, team leader Aerodinamics di KTM.

“La volontà era quella di individuare e sviluppare materiali stampati in additivo che potessero subire una post lavorazione per portare la finitura superficiale ai livelli necessari per le nostre esigenze da punto di vista aerodinamico – dice Marshall -. In particolare, avevamo la necessità di migliorare la correlazione tra le simulazioni e i test successivi, per poi arrivare possibilmente a produrre parti in grado di affrontare test in pista e persino eventi di gara. Grazie alle qualità della PA 603 CF e alle finiture superficiali offerte da Prosilas ora possiamo avere pezzi che rispondono in pieno alle nostre esigenze. Siamo stati in grado di migliorare decisamente la correlazione tra simulazione computazionale e test in galleria del vento”.

I risultati ad altissimo tasso di innovazione sono dunque stati ottenuti attraverso una costante collaborazione tra KTM e Prosilas per unire competenze in ambito aerodinamico e ingegneristico a quelle legate all’additive manufacturing: “La scelta dei materiali e delle finiture superficiali e di post-processing è stata effettuata in costante in collaborazione con Prosilas – continua Marshall -: Grazie a questa partnership sono stati compiuti ulteriori passi avanti nell’ottimizzazione dei componenti in termini di peso, rigidità e riduzione degli scarti“.

La velocità di produzione e la flessibilità della metodologia nella realizzazione di quantità limitate hanno quindi convinto KTM a scegliere la stampa 3D come valida alternativa ai metodi tradizionali utilizzati in precedenza. “Abbiamo deciso di puntare sulla stampa 3D per due motivi ben precisi: tempistiche ridotte e quantità minime – conclude Marshall -: abitualmente produciamo le parti di prova in pezzi unici, pertanto i processi di produzione tradizionali non sono applicabili sia in termini di costi che di tempi di consegna”.

La tecnologia additiva infatti permette di avere in mano pezzi finiti in tempistiche di produzione davvero impensabili per qualsiasi altra tecnologia. Per esempio, nel giro di appena 4 giorni dall’ordine sono state stampate e rifinite otto appendici aerodinamiche per il codino della moto KTM RC16 MotoGP. Un risultato stupefacente, che non fa che ribadire il legame ormai inscindibile tra l’ambito racing e motorsport e la stampa 3D.