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Misure contro la AI Anxiety, dall’8 al 12 aprile è tempo di AI WeekERT

Giunge da diverse parti del mondo un allarme AI Anxiety, come rilevato di recente dal portale Scientific American che ha lanciato un alert relativamente alle paure suscitate dall’intelligenza artificiale, in particolare nel mondo lavorativo.

Timori che vanno dalla paura di essere sostituiti a quella che l’AI venga utilizzata senza rispettare le normative vigenti, e fino alla preoccupazione di non essere formati a sufficienza per poterla applicare nel quotidiano. Questo è quanto emerge da una serie di ricerche condotte da Espresso Communication per l’AI Week, evento nato per fare cultura e avvicinare le imprese alle grandi potenzialità della AI, in programma dal’8 al 12 aprile con due giornate in presenza, il 9-10 aprile, al Palacongressi di Rimini.

Secondo un approfondimento elaborato da Business Insider, un lavoratore su tre solo negli USA al momento è terrorizzato dall’idea che l’AI diventi parte integrante della quotidianità lavorativa. Conferme in merito giungono da un recente approfondimento realizzato da The Independent: solo nel Regno Unito, infatti, l’AI Anxiety coinvolge il 32% dei worker. Mentre in Germania, stando a quanto riportato da Yahoo Finance, l’intelligenza artificiale è l’incubo, soprattutto, della Gen Z. In Italia, l’ultimo Osservatorio del PoliMi rileva che il 77% dei lavoratori è seriamente preoccupato per la diffusione e applicazione della AI.

Soluzioni utili a supportare gli imprenditori a invertire il trend e a rasserenare gli animi in azienda arrivano da esperti del settore, come Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e organizzatori della AI Week.

Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, organizzatori di AI Week

“Considerando la velocità con cui l’AI si sta diffondendo in tutto il mondo e in tutte le principali industrie operative, è assolutamente normale che ci sia della preoccupazione o addirittura dell’ansia tra i cittadini e i professionisti di tutto il mondo – dicono Fiore e Viscanti -. Non è normale, però, lasciare tutto così come sta senza provare a cambiare le cose. In primis, è importante conoscere l’intelligenza artificiale, quindi promuovere delle sessioni di training o dei corsi di formazione in azienda per fare cultura risulta di assoluta rilevanza. Ma non solo: una delle figure lavorative più richieste nel corso dell’anno corrente sarà quella dell’AI Expert che consigliamo d’inserire all’interno di ogni workforce di valore e approccio futuristico. Il messaggio principale che dev’essere diffuso consiste nel fatto che la tecnologia non è e non sarà mai un sostituto dell’uomo in quanto tale, bensì un supporter capace di perfezionare e velocizzare l’operatività quotidiana”.

Fanno seguito alle parole degli organizzatori della AI Week ulteriori indicazioni provenienti da un altro esperto del settore, ovvero Guido Scorza, componente del collegio del Garante della Privacy, che pone l’attenzione sull’importanza dei regolamenti e delle normative vigenti, da rispettare a 360°: “Come affermato da Stefano Rodotà, quando le regole non arrivano in tempo, la tecnologia diventa essa stessa regolamentazione e plasma la vita delle persone più delle leggi che escono da Parlamenti e Governi. È un rischio che va scongiurato. Dobbiamo governare l’AI, non vietarne l’uso, e, di conseguenza, non lasciarci governare dalla stessa artificial intelligence”.

A seguito di quanto afferma Scorza, risulta quindi fondamentale per Viscanti e Fiore anche spronare la forza lavoro, ponendo alla loro attenzione casi di successo che possono fungere d’ispirazione per il gruppo coinvolto. In questo modo, ansia e preoccupazioni ‘AI related’ diventeranno solo un ricordo in poco tempo.

Ecco quindi in conclusione i 5 consigli degli esperti del settore per cancellare l’AI Anxiety e tranquillizzare i dipendenti in azienda, sintetizzati da Fiore e Viscanti:

•    Assumere un AI Expert: sarà una delle figure più ricercate nel mondo del lavoro nel corso dell’anno corrente e, proprio per questo, risulta indispensabile all’interno di ogni workforce di successo;

•    Fare cultura sull’intelligenza artificiale: grazie a corsi di formazione ad hoc è possibile diffondere conoscenze AI centered e allenare i singoli professionisti con cases pratiche da applicare nella quotidianità;

•    Invitare l’AI a fare da segretaria: l’intelligenza artificiale non è stata progettata per essere un sostituto dell’uomo in carne ed ossa, bensì un aiutante in grado di perfezionare l’operatività. Questo è il messaggio da diffondere nelle aziende;

•    Rispettare le normative vigenti: i regolamenti e le normative promulgate vanno condivise con l’intero team operativo e rispettate alla lettera al fine di evitare spiacevoli rischi e conseguenze;

•    Valorizzare case study di successo: per far capire ai singoli dipendenti le potenzialità dell’AI si consiglia di porre all’attenzione della workforce anche dei casi in cui l’artificial intelligence è stata fondamentale per ottenere risultati di estrema importanza economica ed operativa.