L’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi Confindustria Brescia indica nel 2020 una brusca caduta della produzione del comparto della meccanica nella provincia bresciana, con -18,1% su base annua (dopo il calo del -31,8% del secondo trimestre). Scende del -8,3% la metallurgia, dopo il -21,9% dei primi sei mesi. Si registra pertanto per entrambi i comparti un rimbalzo rispetto al trimestre precedente, rispettivamente del 13,4% e del 9,5%.
Nel periodo gennaio-settembre 2020, il settore della meccanica ha quindi segnato un calo del fatturato del -8%, e delle ore lavorate del -10% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Entrambi gli indicatori sono però in miglioramento rispetto al dato dei primi sei mesi (-19% il fatturato e -22% le ore lavorate). Nella metallurgia, il fatturato nei primi nove mesi è sceso del -13%, le ore lavorate sono calate del -11%, anche qui in miglioramento rispetto ai primi sei mesi (-22% e -20% rispettivamente). Il rallentamento nella caduta della produzione si è riflesso sul commercio con l’estero: nel periodo gennaio-settembre 2020, le esportazioni di prodotti metalmeccanici, pari a 8,0 miliardi, sono diminuite del -15,6% sui primi nove mesi del 2019 (contro il -20,1% dei primi sei mesi), con punte più accentuate nei mezzi di trasporto (-18,3%) e nella metallurgia (-17,3%) e una riduzione più contenuta nel comparto dei macchinari ed apparecchi (-13,7%).
Infine è fortemente cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione nei settori metalmeccanici, con un incremento del +1.039% di ore autorizzate nei primi dieci mesi del 2020 in confronto allo stesso periodo 2019, passando da 3,9 a 44,8 milioni.