I dati elaborati dal Centro studi e cultura di impresa di Ucimu mostrano un mercato italiano delle macchine utensili che torna a crescere nel primo trimestre 2021, con ordini a +48,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. In valore assoluto l’indice si è assestato a 169 (base 100 nel 2015).
Il risultato complessivo è determinato da un incremento pari al +157,9% degli ordinativi sul mercato interno (valore assoluto indice 195,5), in aggiunta a una crescita del +30,5% sul fronte estero rispetto al periodo gennaio-marzo 2020 (valore assoluto indice 155). Dati che sono sicuramente positivi ma che si confrontano comunque con quelli messi a segno nel difficile periodo della prima parte del 2020, quando a fine febbraio le aziende Ucimu si trovarono a dover fronteggiare i primi effetti della pandemia nazionale.
“Il mercato interno, che già a fine 2020 avevamo percepito avesse ripreso a macinare ordini, sta rispondendo bene, sostenuto in questo anche dalle misure di incentivo agli investimenti in nuove tecnologie di produzione previste dal Piano Transizione 4.0 – commenta Barbara Colombo, presidente Ucimu -. Anche le indicazioni raccolte sui mercati stranieri sono positive ma la ripresa presenta velocità differenti: Cina e Stati Uniti hanno un’attività decisamente vivace, mentre i paesi di Area euro hanno ingranato soltanto ora”.
In un contesto di ripresa degli investimenti in nuove macchine utensili e di sistemi di automazione nel mondo, il rischio per i costruttori italiani è quindi che questi possano restare in parte estranei alle opportunità che si muovono in alcuni mercati a causa del persistere delle limitazioni alla mobilità delle persone.
“Per questo – ha continuato la presidente Colombo – visto il posizionamento temporale nell’ultimo trimestre dell’anno, periodo che ragionevolmente dovrebbe coincidere con il ritorno alla normalità grazie alla vaccinazione di massa, EMO MILANO 2021, in programma dal 4 al 9 ottobre a fieramilano Rho, sarà per noi costruttori italiani (e non solo) un appuntamento ancora più importante, in occasione del quale dovremo sfruttare al massimo tutte le opportunità offerte da un evento di questa caratura che torna in Italia dopo 6 anni e soprattutto dopo oltre un anno e mezzo di stop forzato agli eventi espositivi internazionali”.
La manifestazione ha raccolto al momento adesioni da 28 paesi del mondo; i più importanti player internazionali hanno già confermato la loro partecipazione, consapevoli dell’enorme potenziale commerciale offerto dall’evento. Vi sono però ancora delle imprese che preferiscono attendere nel confermare la propria partecipazione, per avere maggiori certezze rispetto alle modalità di svolgimento della mostra espositiva.
“Per questo alle autorità di governo – ha concluso la presidente di Ucimu – chiediamo di poter avere al più presto indicazioni chiare e puntuali perché, se è vero che a EMO MILANO 2021 mancano ancora sei mesi, è altrettanto vero che l’organizzazione della presenza ad un evento di questo tipo va definita ora”.