Rinnovabili e riciclo dei materiali sono capisaldi della strategia climatico-ambientale di Ensinger, volta a eliminare nel giro di pochi anni le emissioni prodotte dalle attività dell’azienda specializzata in lavorazione di materiali plastici ad alte prestazioni.
Il Gruppo ha a tal fine intrapreso una serie di iniziative, tra cui un rilevamento esaustivo delle emissioni globali di gas serra che, nell’attuale anno di esercizio, servirà a determinare specifici obiettivi orientati sugli standard internazionali in modo da adeguarsi ai requisiti previsti dall’accordo di Parigi sul clima. Ensinger presenterà quindi tali target alla Science-based Target Initiative, organizzazione indipendente nata espressamente per guidare in modo mirato le attività delle aziende.
Le misure previste afferiscono soprattutto la gestione dell’energia, con progressivo aumento della quota di corrente elettrica da fonti rinnovabili, sia acquistata che prodotta in proprio. Inoltre, Ensinger prevede di incrementare l’integrazione della quantità di materiali in meccanismi di upcycling. Tali iniziative si inseriscono in un corposo programma ambientale che Ensinger ha già implementato da tempo. L’azienda, infatti, dispone di un sistema sostenibile di gestione dell’energia concepito in funzione dell’ impatto ambientale relativo e, collaborando con l’azienda ClimatePartner, ha definito un bilancio di emissioni di CO2 con validità biennale.
“Grazie alle iniziative e all’impegno dell’azienda su questi specifici settori, riteniamo che nell’arco di pochi anni saremo in grado di eliminare le emissioni dell’azienda.- ha affermato Oliver Frey, membro del management direzionale di Ensinger che ha assunto la piena responsabilità dello sviluppo della strategia climatico-ambientale -. Il nostro obiettivo è una gestione economica ed ‘ecologica’, possibilmente senza ricorrere a progetti di compensazione esterni”.
Non da ultimo, è importante ricordare che l’impegno di Ensinger in ambito climatico si è concentrato anche in specifici ambiti produttivi. La riduzione delle emissioni di CO2 nel settore edilizio, dipende infatti anche dall’installazione di finestre, porte e facciate in grado di garantire un isolamento efficace. In tale contesto, i profili in poliammide insulbar di Ensinger, impiegati come taglio termico fra i gusci interni ed esterni dei telai in alluminio, offrono un contributo di isolamento molto significativo.
L’azienda è stata in particolare una realtà pioniera in questo settore: la produzione in serie delle prime barrette termoisolanti per finestre in metallo è infatti iniziata nel lontano 1977, mentre nel 2013 la società si è qualificata come primo produttore a lanciare sul mercato un profilo isolante riciclato al 100%, – insulbar RE – in grado di coniugare efficienza energetica e sostenibilità. Ad oggi, l’assortimento dei prodotti Ensinger per il taglio termico ambientalmente idonei si è ampliato ulteriormente grazie a insulbar RE-LI, un profilo in PA 66 100% riciclata e porosa.