Ciò significa che l’impiego della pneumatica è vantaggioso soprattutto per gli avanzamenti trasversali. Per gli avanzamenti longitudinali la decisione dipende in genere da: lunghezza di tornitura, materiale da lavorare e qualità di superficie desiderata. In linea di massima vale la regola che quanto più elevata può essere la velocità di avanzamento (dai 30 mm/min in su), tanto più economicamente vantaggioso sarà l’impiego di sistemi pneumatici nella tornitura longitudinale. L’impiego di sistemi idropneumatici per la tornitura devono essere utilizzati laddove vi sono esigenze di produzione in serie. Ciò non esclude la possibilità di trasformare torni tradizionali, in particolare torni ad azionamento manuale, macchine completamente o meno ad avanzamento pneumatico, o di completare l’impianto pneumatico di un tornio esistente. Gli azionamenti secondari di un tornio come quello del mandrino autocentrante o quello della contropunta forniscono, in combinazione con l’azionamento pneumatico dell’avanzamento tramite il sistema di comando, una possibilità d’automazione di prim’ordine per la tornitura. Se un dispositivo adduttore automatizzato, come ad esempio quello della figura 7, viene introdotto nel ciclo di lavorazione diventa possibile creare un tornio interamente automatico. Va notato che l’unità adduttrice della figura 7, l’unità di tornitura della figura 5 e il dispositivo aggiuntivo della figura 6 costituiscono sì dei gruppi funzionali individuali, ma che in combinazione fra loro, attraverso un comune comando pneumatico, essi formano un centro interamente automatizzato con il più elevato grado possibile di automazione. Allo stesso modo che l’azionamento della contropunta della figura 6 possono essere equipaggiate anche delle unità di foratura su torni, facendo il cilindro pneumatico e il comando anche le veci di un avanzamento idropneumatico. Anche qui dovrà essere deciso in base al caso particolare il modo di strutturare una tale attrezzatura di foratura. Esistono quali possibilità l’azionamento della contropunta, l’inversione e l’avanzamento della testa revolver nonché un dispositivo di foratura liberamente costruito che venga assegnato in modo fisso, ma con la slitta di avanzamento ad azionamento pneumatico, a un porta-pezzo rotante (mandrino autocentrante, pinza dispositivo speciale di bloccaggio).
Fresatura
Sotto l’aspetto delle prestazioni di asportazione di trucioli i gruppi fresatori ad azionamento pneumatico non si possono paragonare direttamente con le classiche fresatrici universali o fresatrici automatiche, anche se nel frattempo in commercio sono apparsi dei gruppi aggiuntivi ad azionamento pneumatico per macchine tradizionali. Il gruppo fresatore ad azionamento pneumatico viene utilizzato laddove vi è la necessità di lavorazioni che risulterebbero essere antieconomiche se eseguite con fresatrici universali. Inoltre, esiste una serie di macchine reperibili in commercio, specialmente per la lavorazione del legno, che oggi sono equipaggiate già in partenza con avanzamenti pneumatici. Alcune costruzioni particolari di macchine vengono addirittura rese possibili solo grazie all’impiego della pneumatica. Il movimento della tavola delle fresatrici verticali può ovviamente essere eseguito anche pneumaticamente. Con l’esempio della figura 8 viene illustrata la disposizione di principio dei sistemi di avanzamento nella fresatura. Qui si tratta dei due movimenti orizzontali da sinistra a destra e dal lato anteriore al lato posteriore e viceversa. Preassegnando determinati punti sì può scegliere un comando per movimento continuo in avanti ed indietro, con limitazione tramite gli arresti sull’asta di comando delle unità di avanzamento idropneumatiche, oppure un posizionamento soltanto su determinate posizioni in ambedue le direzioni di coordinate. Un posizionamento della tavola può diventare necessario principalmente in combinazione con una adduzione verticale della fresa, come illustrato alla figura 9. A seconda che si sia scelto un avanzamento continuo o un posizionamento in punti prefissati, o anche una combinazione delle due possibilità, il comando dovrà essere eseguito come comando a sequenza o a programma oppure come una combinazione dei due tipi di comando. Il controllo di una tavola di fresatrice è possibile in una sola direzione di coordinate, come illustrato alla figura 10. In questo caso il collegamento tra tavola e unità di avanzamento può essere effettuato al centro della tavola. Ovviamente ciò permette soltanto delle corse brevi a causa della strutturazione delle unità di avanzamento. Normalmente questo tipo di costruzione consente delle corse fino a circa 650 mm. Rispetto all’azionamento manuale, l’azionamento idropneumatico consente una migliore omogeneità e una maggiore precisione nell’avanzamento. La commutazione automatica, dalla corsa di andata a quella di ritorno e viceversa, risulta in un’ulteriore semplificazione del processo di lavoro che per lo più porta ad un aumento della produttività. Per l’adduzione verticale di una fresa si devono scegliere opportunamente dei dispositivi simili a quelli della foratura. Un tale esempio, realizzato in pratica su una macchina per la lavorazione del legno normalmente reperibile sul mercato, è illustrato nella figura 9. Ma anche per la lavorazione in serie di pezzi metallici si possono impiegare delle costruzioni simili. Lo stesso dicasi per lo spostamento della tavola in direzione verticale.
Conclusioni
Lo sviluppo tecnologico e le esigenze di produzione porteranno sempre di più a macchine utensili congegnate al fine di aumentare la flessibilità e la produttività, e ridurre i costi di investimento. In questo ambito pare evidente che venga privilegiata la logica costruttiva più robusta e semplice possibile. La tecnologia pneumatica oltre a offrire questi vantaggi permette anche l’indiscussa convenienza di una facile sostituzione delle parti in opera nel caso si voglia adattare la macchina a differenti processi produttivi. Bisogna comunque pensare che l’evoluzione tecnica avvenuta a cavallo del ventennio 1980-2000, non si è ancora arrestata, per cui col passare degli anni si vedranno sempre di più macchine utensili equipaggiate in questo modo permettendo lo sviluppo delle piccole e medie imprese che operano nell’ambito delle lavorazioni meccaniche.
Bibliografia
[1] W. Depper, K. Stoll, Ridurre i costi con la pneumatica, Tecniche Nuove, Milano.
[2] G. Belforte, A. Manuello Bertetto, L. Mazza, Pneumatica – Corso completo -, Tecniche Nuove, Milano.
[3] Manutenzione di apparecchi ed impianti pneumatici – Libro di testo -, FESTO didactic.