Secondo i dati Istat, a settembre, la produzione industriale cresce marginalmente su base mensile. Nel complesso del terzo trimestre la dinamica congiunturale resta positiva, seppure in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. Il livello destagionalizzato dell’indice di settembre supera dell’1,5% il valore di febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria. In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario è in aumento. Tra i principali raggruppamenti di industria, l’energia è l’unica a flettere su base annua, a fronte di incrementi rilevanti negli altri settori. Al netto degli effetti di calendario, a settembre 2021 la produzione aumenta su base annua del 4,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 come a settembre 2020). Si registrano incrementi tendenziali marcati per i beni intermedi (+7,1%), i beni strumentali (+4,9%) e quelli di consumo (+4,5%); diminuisce, invece, il comparto dell’energia (-4,2%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+13,3%), la fabbricazione di macchinari (+11,4%) e la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+9,6%). Flessioni tendenziali si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,7%), nelle attività estrattive (-6,3%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua (-5,0%) e nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (-0,3%).