Prosegue anche per il mese di marzo 2010 il monitoraggio degli effetti della crisi economica sul settore delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio, condotta da Ucima.
Dall’analisi dell’andamento dell’acquisizione ordini emerge che il rimbalzo degli ordinativi, iniziato a ottobre 2009, continua anche nel mese di marzo 2010. A partire dallo scorso mese di ottobre, infatti, la raccolta è stata stabilmente superiore a quella dello stesso mese dell’anno precedente dando inizio a un trend di ripresa che dura ormai da sei mesi. L’indice dell’ordinativo totale si è attestato a 122,4 nel mese di marzo, posizionandosi su un livello superiore sia a quello di febbraio (108,3), sia a quello registrato a marzo 2009 (91,3). Nel mese di marzo la variazione tendenziale degli ordini totali è stata pari al 34,1%. Si tratta del sesto mese consecutivo in cui si registra una variazione positiva, Anche se si tratta di un dato incoraggiante, bisogna sottolineare che gli ordini complessivi sono aumentati rispetto a inizio 2009, momento più grave della crisi, ma si collocano ancora a un livello inferiore a quello pre-crisi di inizio 2008.
Analizzando la distribuzione degli ordinativi acquisiti tra mercato interno ed estero, nel mese di marzo il peso del mercato domestico è stato del 25%, mentre quello internazionale del 75%.
Per quanto riguarda l’influenza dei settori cliente sugli ordini, nel mese di marzo, così come nei mesi precedenti, si registra un andamento abbastanza disomogeneo nei diversi settori cliente. Il generale andamento positivo riscontrato nel mese di marzo è essenzialmente dovuto alle performance dei settori beverage, farmaceutico e chimico. Anche il settore food ha avuto un risultato positivo, ma rispetto ai mesi precedenti ha un minor ruolo trainante perché sempre più affiancato dalla ripresa degli altri comparti. I settori cosmetico & health care e tutti gli altri settori non precedentemente considerati hanno avuto, nel mese di marzo, andamenti di poco superiori a quelli medi del 2009.
Anche per il mese di marzo il ricorso alla cassa integrazione si attesta su valori inferiori al 20% e per i prossimi mesi si prevede un’ulteriore diminuzione del numero di aziende che utilizzeranno questo strumento.
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