All’annuale assemblea dei soci Ucimu-Sistemi per produrre, svoltasi a Milano il 6 luglio scorso, assieme al presidente Massimo Carboniero sono intervenuti il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, in videoconferenza interattiva da Roma, e il vicepresidente di Confindustria nazionale con delega alla politica industriale Giulio Pedrollo.
“In un contesto di generale arretramento dell’industria mondiale di settore – ha affermato Carboniero – l’Italia ha mostrato di avere fiato e gambe per crescere”. Nonostante le previsioni lusinghiere tuttavia, neanche alla fine del 2017 avremo recuperato tutto il terreno perso. “Il rilancio della competitività delle PMI manifatturiere è appena avviato, occorre tempo perché esse recepiscano i provvedimenti e avviino i piani di investimento. Per questo potrebbe essere utile trasformare il superammortamento in provvedimento strutturale, anche per adeguare gli attuali coefficienti di ammortamento che non corrispondono più alla reale durata dei beni. Inoltre, a fronte di un grande interesse delle aziende a impegnarsi nella propria riorganizzazione in chiave digitale, sarebbe opportuno valutare l’inserimento dell’iperammortamento anche nella prossima legge di bilancio, prolungandone l’operatività di un anno rispetto agli attuali termini fissati”.
Il ministro Calenda ha sottolineato che “il piano Industria 4.0 è frutto di una strategia che vede in Italia la manifattura rientrare al centro dell’agenda della politica” e che ciò deve avvenire anche in Europa. Il piano peraltro “è un piano di politica industriale, non è occasionale e se non è prolungato nel tempo non serve a nulla”; da qui l’invito a tutti per “sfruttare il potenziale delle misure messe in atto quest’anno”. Senza anticipare impegni concreti per la prossima legge finanziaria, Calenda ha dichiarato l’intenzione di “allungare il periodo di esecuzione dell’investimento: il rischio è che non ci sia la possibilità di avere macchinari installati entro la prima metà del 2018”.