Novità della prossima edizione di Fluidtrans Compomac saranno le Aree dell’Innovazione Applicata che vedranno in mostra esempi applicativi e prototipi in cui la scelta e le modalità di utilizzo di sistemi e componenti forniti da aziende espositrici e costruttori di eccellenza diventano elemento strategico nell’ingegneria del sistema, garantendo prestazioni uniche per soluzioni all’avanguardia. Dalle macchine agricole e movimento terra, alle macchine utensili, macchine da sollevamento per cantieristica, sistemi di assemblaggio, dalle applicazioni per il settore nautico, robotica, sistemi di trasmissioni della potenza, al controllo del movimento ecc.
All’interno delle aree grande rilievo sarà offerto alle attività e ai progetti di ricerca che, anche con l’ausilio di prototipi realmente funzionanti, saranno presentati da partner scientifici di primaria importanza. Tra le adesioni finora pervenute, si segnala: il Politecnico di Torino, con il suo laboratorio Interdipartimentale di Meccatronica, il CNR-Imamoter di Ferrara, l’Università degli Studi di Brescia, l’Università degli Studi di Genova, università di Modena e Reggio Emilia, MESAP – Polo della meccatronica e dei sistemi avanzati di produzione del Piemonte, il Consorzio Intellimech con sede a Bergamo presso il parco scientifico tecnologico del Kilometro Rosso, la divisione Concept Labs di Telerobot, centro R&D dell’omonimo gruppo di engineering specializzato nella progettazione e costruzione di macchine e sistemi all’avanguardia. Sono in corso di conferma molte altre adesioni da parte di altri prestigiosi atenei e istituti di ricerca. Di seguito alcuni progetti, spunti di innovazione e prototipi che dall’8 all’11 maggio sarà possibile trovare all’interno delle Aree dell’Innovazione Applicata di Fluidtrans Compomac e Mechanical Power Transmission & Motion Control.
Il contributo del MESAP
Mesap, il Polo della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione, è uno dei dodici poli di Innovazione costituiti dalla Regione Piemonte. Tra i progetti messi recentemente a punto con l’ausilio del Politecnico di Torino e che verranno presentati a Fluidtrans Compomac, c’e’ l’idea progettuale, la metodologia e i risultati ottenuti nell’ambito del progetto APMD. Si tratta di una ricerca condotta in ambito di cuscinetti attivi e passivi a levitazione magnetica per alberi rotanti, che ha portato alla realizzazione di un prototipo che riproduce un mandrino su cinque assi in sospensione magnetica attiva con attuatori a profilo conico controllati con una tecnica di pilotaggio innovativa.
Agitare prima dell’uso
Realizzato dal Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino e Wave for Energy, spin off del Politecnico di Torino, ISWEC è un prototipo di sistema di generazione di energia da moto ondoso per la produzione di energia da fonti rinnovabili (in specifico, conversione dell’energia delle onde). Basato su un sistema giroscopico capace di sfruttare la pendenza del fianco dell’onda per produrre energia, è particolarmente indicato per applicazioni in mari chiusi quali il Mediterraneo. Saranno presentati i risultati definitivi anche a seguito di un intenso lavoro di sperimentazione applicata.
Lavorare in sicurezza in ambienti Atex 0
Tutto da vedere e toccare con mano, oltre che decisamente innovativo e coperto da brevetto e certificazione Eurofins, il MaST 0 può essere definito un braccio robotico progettato per operare nelle aree classificate “zona 0“ come definite dalla direttiva ATEX 94/9/CE. Realizzato da Maneco, società operante nel campo delle bonifiche ambientali, con il supporto ingegneristico di Telerobot, Mast 0 consente di bonificare efficacemente e in sicurezza i serbatoi interrati contenenti prodotti petroliferi (es. gasolio e benzina) e chimici, eliminando qualsiasi tipo di rischio, anche mortale come purtroppo le cronache spesso riferiscono, nelle relative attività.
Il sistema telescopico di cilindri idraulici montano una testa di aspirazione con una serie di ugelli capace di raggiungere tutte le superfici nella parte sia inferiore che superiore del mantello. Mast 0 è composto da tre unità: un rimorchio ad uso speciale sul quale è installato un sistema in grado di interfacciarsi al “passo d’uomo” del serbatoio da bonificare; un sistema di bonifica delle pareti e del fondo del serbatoio; un innovativo sistema visivo di controllo, attraverso una telecamera a colori orientabile, posta nel quadro comandi che consente di guardare in basso ed in avanti durante le operazioni di pulizia all’interno del serbatoio.