E’ il Gruppo Arvedi il primo sottoscrittore di un’operazione per il Green New Deal, il piano europeo che promuove l’economia circolare, mediante un finanziamento con garanzia Sace. L’operazione vale un importo complessivo di 240 milioni di euro per una durata di sei anni, e ha registrato una sovra sottoscrizione con un riparto delle quote tra le banche partecipanti.
Lo strumento è parte di un più ampio contratto di finanziamento siglato tra alcune società del Gruppo Arvedi e un pool di banche finanziatrici, quali Intesa Sanpaolo, banca organizzatrice e agente, BNL Gruppo BNP Paribas , BNP Paribas, Banco BPM S.p.A., Crédit Agricole Italia S.p.A., Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, UniCredit S.p.A., Unione di Banche Italiane S.p.A. (Gruppo Intesa Sanpaolo), Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale S.p.A. e Banca di Piacenza Società Cooperativa per Azioni.
Il finanziamento è costituito da due tranche, la prima di 165 milioni di euro a favore di Acciaieria Arvedi Spa, e la seconda di 75 milioni a favore di Acciaieria Arvedi, Arvedi Tubi Acciaio e Centro Siderurgico Industriale. L’intervento di Sace riguarda quindi la garanzia per il 70% dell’importo della prima tranche da 165 milioni a favore di Acciaieria Arvedi, destinato a sostenere tre progetti nei siti industriali di Cremona e Trieste.
Il tutto il linea con gli obiettivi dell’UE volti alla transizione verso l’economia circolare e ad una produzione industriale responsabile e sostenibile. In tale contesto, il finanziamento beneficia anche di un sistema premiante in funzione del raggiungimento di determinati parametri di sostenibilità nel ciclo produttivo dell’acciaio.