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Grafene materiale del futuro secondo la UEERT

In occasione della settimana del Grafene 2014 a Göteborg (Svezia), la Commissione Europea ha annunciato che il Graphene Flagship Project, una delle più importanti iniziative di ricerca europea mai avviate, raddoppia di dimensioni: 66 nuovi partner da 19 Paesi, sono invitati ad aderire al consorzio sulla base dei risultati di un bando di gara dell’importo di 9 milioni di euro. Diventano 16 le realtà scientifico-tecnologiche italiane che si uniscono all’iniziativa e che portano l’Italia a ricoprire un ruolo di primo piano con un totale di 23 partner coinvolti, rappresentati in Europa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Il consorzio comprende, quindi, attualmente oltre 140 organizzazioni di 23 Paesi, riuniti nell’impresa collettiva di trasferire il grafene e i relativi materiali compositi dai laboratori accademici alle applicazioni di uso quotidiano. Anche se la maggior parte dei partner è costituita da università e istituti di ricerca, cresce tra le nuove adesioni la quota delle imprese, soprattutto PMI, a dimostrazione dell’interesse crescente per il grafene da parte degli attori economici. La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, responsabile per l’Agenda digitale, ha accolto favorevolmente l’ampliamento del partenariato: “L’Europa è leader della rivoluzione del grafene. Questo straordinario materiale ha il potenziale di migliorare radicalmente la nostra vita: promuove nuove tecnologie mediche, come le retine artificiali, e mezzi di trasporto più sostenibili muniti di batterie leggere e ultraefficienti. Quanto più sfrutteremo le potenzialità del grafene, migliori saranno le prospettive future”.