R+W porta a Mecspe 2021 di novembre (padiglione 30, stand C65) la tecnologia AIC (artificial intelligence coupling) applicata a varie tipologie dei suoi giunti, tra cui i giunti lamellari LP5 e LPH.
I giunti AIC sono stati studiati per seguire l’evoluzione 4.0 dei componenti di macchinari, impianti e attrezzature, sempre più integrati in applicazioni IoT che sfruttano algoritmi di AI. La tecnologia permette di registrare alcuni parametri di esercizio (quali temperatura, vibrazioni, disallineamento della coppia che viene trasmessa) grazie a sensori integrati nel giunto stesso. Un esempio evoluto di componentistica smart che permette quindi di realizzare macchine sempre più efficienti, precise e inoltre in grado di controllarsi in continuo, per prevedere eventuali guasti potenzialmente dannosi per la produttività.
Ai primi giunti disponibili in versione AIC l’azienda ha quindi aggiunto nel tempo altri modelli, offrendo oggi una gamma ampia e completa. Nata per soddisfare la richiesta da parte dell’industria 4.0 di poter disporre di componenti in grado di auto-monitorarsi e di monitorare il funzionamento della macchina, dalla manutenzione a un controllo delle prestazioni continuo, senza dimenticare la capacità di prevedere guasti e rotture delle varie parti del motore per poter raggiungere il massimo dell’efficienza, la tecnologia AIC è stata infatti applicata a una gamma sempre più varia di giunti.
Fra le più recenti introduzioni figurano qui i giunti LP5 con fissaggio a morsetto e i giunti LPH, con morsetti scomponibili concentrici. Nella versione AIC con sensoristica integrata, questi giunti uniscono alle numerose caratteristiche positive dei modelli base la possibilità di raccogliere dati dall’interno della trasmissione, facilitando il monitoraggio della qualità e ottimizzando la manutenzione.