Giorgio Marsiaj è stato eletto presidente dell’Unione Industriale di Torino, insieme alla squadra dei vicepresidenti: Antonio Calabrò, Massimiliano Cipolletta, Anna Ferrino, Marco Lavazza, il Presidente della Piccola Industria, Giovanni Fracasso, e il Presidente dei Giovani Imprenditori, Alberto Lazzaro.
Impegno primario per il mandato del neo presidente sarà di contribuire alla ricerca di una via d’uscita alla attuale situazione di crisi, per un ritorno a una crescita robusta destinata a creare nuova occupazione.
“Noi imprenditori dobbiamo compiere un risoluto cambio di passo – ha affermato a tal proposito Marsiaj -. È tempo di un impegno straordinario da parte nostra, che impone una più elevata capacità di proposta. Questo scenario impone un coinvolgimento di tutta la comunità, con un progetto di lungo periodo per creare consenso, condivisione e stabilità. L’Unione Industriale di Torino deve, quindi, focalizzarsi sull’execution dei programmi, da definire in partnership coi principali attori del sistema locale, che siano essi privati o pubblici. È imperativo conciliare le regole del mercato con la doverosa necessità di non lasciare nessuno indietro. Torino ha una lunga tradizione in tal senso”.
“Vogliamo una Torino giovane – ha proseguito il presidente – che richiami tanti ragazzi e ragazze, nella speranza che una parte di loro, stabilendosi qui, contribuisca allo sviluppo del territorio. Abbiamo un brand straordinario ‘Made in Torino’, che dobbiamo ancora promuovere appieno, insieme alle capacità della nostra manifattura, che possono divenire un cardine della ripresa. Anche il turismo e la cultura costituiscono un patrimonio che attende ancora di essere valorizzato. Inoltre, Torino possiede formidabili competenze tecnologiche su cui bisogna investire di più”.
“L’Unione Industriale di Torino – ha aggiunto Marsiaj – deve diventare un catalizzatore delle idee e forze e di coloro che vogliono restituire alla città una missione nello sviluppo italiano, affinché essa torni a essere quel presidio della crescita e quel caposaldo economico del Nord che è sempre stata. Per questo, sarà importante realizzare un Nord policentrico, forte, che sia patrimonio dell’Italia e dell’Europa, grazie anche a una rete infrastrutturale grandemente potenziata rispetto a oggi. In questa direzione la Tav, insieme col Terzo Valico, rappresenta la priorità. La crescita della nostra comunità passa attraverso un’Europa più solida e coesa”.
Giorgio Marsiaj ha quindi concluso con un appello: “Nel passato ho affermato che alla politica non avrei chiesto niente. Oggi, invece, chiedo a gran voce di condividere il percorso verso il pieno utilizzo di tutti gli strumenti europei, i soli che possono dotarci delle risorse di cui abbiamo assoluto bisogno. Chiedo alla politica di accelerare il processo di riforme sollecitatoci con urgenza dai nostri alleati europei. Chiedo di favorire gli investimenti in grado di rimettere in moto il nostro territorio. E di farlo subito. Non abbiamo tempo”.