Stefano Firpo, direttore per le politiche industriali del Ministero per lo Sviluppo Economico e ‘padre’ del Piano Nazionale Industria 4.0, è intervenuto in una video intervista in apertura del Connected Manufacturing Forum organizzato giovedì 26 ottobre a Milano da Business International/Fiera Milano Media. Intervistato nel suo ufficio al Ministero da Luca Rossi (coordinatore editoriale anche di Italia4.0), Firpo ha fatto una disamina sul primo anno di applicazione e lanciato delle proposte per il futuro.
Firpo ha anticipato le linee 4.0 che saranno presenti nella prossima Legge di Stabilità. Al suo secondo step, il Piano Nazionale Industria 4.0 sposta l’attenzione su competenze e formazione come Impresa 4.0: il direttore Firpo spiega infatti come sia urgente aumentare, e fino a triplicare, il numero degli istituti tecnici superiori in Italia, per ‘portare nella carne viva delle aziende i processi di innovazione’ avviati con gli investimenti in tecnologie abilitanti. Si sarebbe invece finalmente ‘in dirittura di partenza’ nella creazione dei Competence Center, con la pubblicazione del bando per la loro costituzione prevista entro un paio di settimane, dopo l’ok dalla Corte dei Conti atteso a giorni.
Il direttore riafferma quindi il carattere shock e congiunturale di misure come Super e Iperammortamento, che saranno sì rinnovate nella prossima Legge di Bilancio ma non avranno carattere strutturale, come è invece per altri strumenti a sostegno dell’innovazione nelle imprese quali patent box e credito d’imposta alle attività di r&d. Serve però, aggiunge Firpo, un mercato dei capitali più moderno e aperto, per dare all’Italia e alle pmi maggiore peso nel radar degli investitori internazionali: annuncia pertanto ‘misure eclatanti’ in tema di finanza innovativa e di Venture Capital, anche con il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, per recuperare il grave ritardo italiano in ambito startup e pmi innovative.