“Siamo in presenza di uno scenario economico postbellico”, dopo sette anni di crisi “i numeri sono quelli di una guerra: -30% di produzione industriale, un quarto di capacita’ produttiva, 250 mila posti di lavoro in meno e altrettanti lavoratori in cassa integrazione. Tutto ciò richiede una vera e propria ricostruzione e un’opera riformatrice di rinnovamento. Serve consapevolezza e senso di responsabilità, è necessaria chiarezza sul quadro in cui ci si muove” in vista del rinnovo contrattuale. Lo ha detto ieri il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi (in foto), al termine dell’incontro con i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm Maurizio Landini, Marco Bentivogli e Rocco Palombella, per fare il punto della situazione del settore metalmeccanico e nel corso del quale “non si e’ parlato del contratto”. Federmeccanica ha spiegato che sul rinnovo contrattuale aprirà “il confronto con tutti i soggetti titolati, come prevede l’accordo sulla rappresentanza” siglato a gennaio 2014 da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, e “seguiremo le linee guida di Confindustria sugli assetti contrattuali con o senza l’accordo interconfederale” sulle nuove regole contrattuali.