ZF chiude la prima metà del 2018 con un fatturato salito a 18,7 miliardi di euro, in crescita organica dell’8% circa. L’ebit nel periodo ammonta a circa 1,1 miliardi, e la crescita è stata in particolare significativa in Cina e Stati Uniti, dove l’azienda è cresciuta a un ritmo superiore alla media industriale, soprattutto nel segmento vettura. ZF ha inoltre ridotto ulteriormente il debito finanziario lordo di circa 450 milioni, e ha al contempo aumentato gli investimenti.
La compagnia ha infatti speso 1,1 miliardi in R&D, focalizzandosi su tecnologie per la guida autonoma, elettromobilità e sicurezza attiva e passiva. La società ha inoltre investito 500 milioni in immobili, stabilimenti e attrezzature. Cauto ottimismo quindi per la seconda metà dell’anno, con atteso indebolimento della domanda di vetture in Nord America e Asia Pacifico, che potrebbe essere compensato dall’aumento del settore veicoli commerciali e industriali. Continua invece lo sviluppo positivo dell’automotive in Europa, con opportunità e sfide generate dai cambiamenti tecnologici.
ZF conferma quindi gli obiettivi per l’intero anno 2018, che prevedono di giungere a un fatturato consolidato di circa 36,5 miliardi di euro, con margine ebit del 6% e un free cash flow di oltre 1 miliardo di euro.