Segnali di ripresa per i costruttori di macchine edili, stradali e minerarie rappresentati da Ucomesa, secondi i dati Anima Confindustria, grazie ad export. Il comparto esporta circa il 90% nei mercati esteri, e puntando sull’export le aziende afferenti devono sviluppare sempre più la loro vocazione estera. Il 2015 ha infatti recuperato con un +8,1% il -5,3% di export del 2014, con in particolare un +20,5% nel biennio per le macchine stradali (317 milioni di euro) e gru a torre +14% (219 milioni), +8,4% per le macchine perforatrici (809 milioni nel 2015) e trend positivo anche per macchine e impianti per calcestruzzo, a quota 543 milioni.
Tra i Paesi destinatari, spiccano gli Usa, dove nel 2015 sono stati venduti 202 milioni di macchinari e impianti, e l’Algeria, che è cresciuta del 44% nel 2014 e ancora del 53% nel 2015, a quota 166 milioni. Un +40% anche per l’Arabia Saudita nel 2015, a 150 milioni, e hanno raddoppiato la domanda tra 2013 e 2015 anche Regno Unito, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Austria. Grave battuta d’arresto invece in Russia, -50% ancora nel 2015 a causa dell’embargo, e in Iraq, -64% dal 2013. Aumento ordini invece dalla Cina, +148% nel 2014 e +239% nel 2015, a 30 milioni.