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Export reggiano a +6,2% nella prima metà 2017ERT

Vola a 5,1 miliardi di euro l’export reggiano nella prima metà del 2017, a +6,2% secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi di Unindustria Reggio Emilia. Positivo anche il saldo della bilancia commerciale della provincia, a +3,1 miliardi, mentre l’import cresce di 2 miliardi. Il settore macchinari è in testa per valore assoluto di export, con +10,9% a quota 1.983 milioni, seguito da prodotti in metallo (587 milioni, 13,7%), apparecchi elettrici (319 milioni, +5,1%) e piastrelle in ceramica (583 milioni, +0,9%). Calano le esportazioni di prodotti tessili e abbigliamento (755 milioni, -3,6%).

Principale mercato di sbocco resta la Germania (697 milioni, +4,3%), seguita da Francia (656 milioni, +4,5%), e in forte aumento gli USA (417 milioni, +15,8%), Cina (136 milioni, +16,7%) e Russia (131 milioni, +23,9%). Cala invece del 4,6% l’export verso il Regno Unito, a 323 milioni.

“Gli imprenditori reggiani considerano l’internazionalizzazione una leva sempre più importante per la crescita e lo sviluppo della propria azienda – commenta Mauro Severi, presidente di Unindustria Reggio Emilia -. La manovra avviata dal Governo prosegue quella visione di politica economica organica e coerente che ci sentiamo di condividere, e che va dal Jobs act fino al programma di sostegno a Industry 4.0. L’arrivo del bonus per le assunzioni degli under 35 è infine sicuramente una buona notizia; se saranno confermate le misure per il potenziamento dell’apprendistato si farà una scelta ugualmente apprezzabile. Il ruolo della formazione, a partire dagli ITS, è una sfida cruciale su cui, come Paese e come territori, dobbiamo impegnarci al massimo delle nostre forze”.