La Germania si conferma primo Paese di destinazione per export meccanica Made in Italy, con un valore nei dati dell’Ufficio studi Anima di oltre 1 miliardo e 200 milioni esportati nel primo semestre 2016, in aumento del +7% sulla prima metà 2015. Le esportazioni di meccanica italiana verso la Germania hanno avuto un’impennata tra 2010 e 2011, con ulteriore crescita tra 2014 e 2015, e Anima prevede dalle prime avvisaglie del secondo semestre che il trend dovrebbe essere confermato anche per il 2016.
Tra i prodotti, cresciute valvole e rubinetti a +1,1%, a quota 201 milioni di euro, e le pompe, che con +12,7% arrivano a 159 milioni. Incremento rilevante per le turbine a gas, che toccano i 109 milioni con un +20,6%, mentre i carrelli crescono del 4,8%, a 91 milioni. Bene anche le serrature, +10,5%, e gli impianti di climatizzazione, +16%. In generale, i dati non mostrano sofferenza per i comparti che esportano per oltre 15 milioni, con sola eccezione dei compressori frigoriferi, -2,1%. Perdono invece il 25% i forni industriali, scendendo a 13,7 milioni, e i motori a combustione interna, che segnando un -39,2% scendono a 13 milioni.