Meccanica Plus

Essere protagonistaERT

Presente e futuro del gruppo Metra secondo Mario Bertoli, amministratore delegato del gruppo bresciano.

Un traguardo importante quello che il gruppo Metra ha appena tagliato: quarant’anni di vita nel solco di scelte che, con il passare del tempo, vanno acquistando sempre maggiore attualità e validità tecnica ed economica. «Siamo nati nel 1962 come estrusori di alluminio e attorno a questa materia che permette soluzioni pienamente all’avanguardia, hanno ruotato e ruotano tutte le nostre attività». Così Mario Bertoli, amministratore delegato del gruppo bresciano, sintetizza la genesi di una realtà imprenditoriale che è diventata grande.

Progettare: Quali sono i numeri che fotografano la realtà Metra?

Bertoli: Il gruppo Metra è costituito da più aziende che, complessivamente, nel 2001 hanno realizzato una cifra d’affari di circa 240 milioni di euro. Oltre a Metra Spa, infatti, sono parte integrante del Gruppo 14 realtà, di cui 10 con sede in Italia e quattro controllate estere: Metra Poland Aluminium in Polonia, Metra Deutschland in Germania, Metra Austria in Austria e Altex Extrusion Inc. in Canada. La rete commerciale copre tutti i maggiori paesi europei. Dagli stabilimenti del Gruppo, che occupano una superficie di 350mila metri quadrati, escono 90mila tonnellate di profilati all’anno, 65mila delle quali sono prodotte in Italia. I principali settori di impiego sono l’industria e l’edilizia. Per il primo settore Metra realizza soluzioni ad hoc per la meccanica, l’elettronica, i trasporti, l’automotive, l’arredamento, lo sport e molti altri; per il secondo è in grado di offrire oltre 40 sistemi brevettati per serramenti e facciate continue, e profilati a disegno per progetti di una certa importanza.

Progettare: In che cosa si caratterizza Metra?

Bertoli: Nella capacità di controllare ogni momento del ciclo produttivo fin dalla fase progettuale, gestendo con efficienza anche la distribuzione. Una specializzazione totale che il Gruppo può garantire grazie alle società che lo compongono. Il servizio di consulenza è puntuale e completo sia in fase preventiva (disegno finale del semilavorato/componente, disegno della matrice, ecc.), sia nel calcolo delle caratteristiche meccaniche, nella scelta tra le diverse leghe per adattare i profilati alle performance richieste dal cliente, sia durante la produzione, con l’ottimizzazione delle prestazioni tecniche ed estetiche del prodotto finito.

Progettare: E per quanto riguarda la qualità?

Bertoli: Per un’azienda come Metra, attenta alla completa soddisfazione del cliente, la qualità è una sfida da sempre aperta. Tre le linee guida della filosofia aziendale: grandi investimenti sia in automazione di processo sia in formazione continua del personale e miglioramento del servizio al cliente, al quale viene tra l’altro garantita la rintracciabilità del prodotto. Qualità totale quindi, che ha consentito a Metra di certificare lo stabilimento principale ISO 9001 e tutte le aziende del Gruppo ISO 9002, attualmente queste norme sono in fase di trasformazione, secondo le nuove VISION 2000. In particolare i test di prodotto sono affidati a personale di lunga esperienza dotati degli strumenti più avanzati. Analisi chimiche e accurati esami delle caratteristiche meccaniche vengono svolti in laboratorio sui materiali in entrata e in lavorazione. In fase di produzione dimensioni e quote dei profilati sono monitorati con un sofisticato proiettore computerizzato. La durezza dei materiali viene testata tramite durometri e le caratteristiche meccaniche con una moderna macchina per prove di trazione. Infine, rugosimetro e rotondimetro verificano rispettivamente la rugosità delle superfici e le tolleranze sul diametro dei tubi.

Progettare: Che posizione Metra occupa sul mercato italiano?

Bertoli: Siamo il secondo produttore di estrusi in Italia in termini di capacità produttiva, ma il più completo in termini di offerta, il che ci rende un fornitore strategico in un mercato che è il secondo in Europa per consumi, dopo la Germania, e il primo per la produzione con oltre 40 estrusori. Ed è proprio nella capacità produttiva che Metra annovera oggi un autentico primato: una pressa di 5.500 t inaugurata nel novembre dello scorso anno. Si tratta della linea di estrusione più importante oggi in Italia e tra le più importanti in Europa e tecnologicamente la più avanzata. Questa macchina, che ha comportato un investimento di circa 30 milioni di euro, è stata fornita dalla Breda Danieli, mentre gli impianti a valle sono stati installati dalla Omav; la capacità produttiva annua è superiore alle 20.000 tonnellate.

Progettare: Quali sono le motivazioni alla base di questo investimento?

Bertoli: Essere più competitivi, allargare la gamma dei prodotti con la capacità di realizzare degli standard qualitativi decisamente elevati, entrare in un mercato nuovo sia dal punto di vista del prodotto che dell’area geografica. Vediamo qualche esempio. Abbiamo realizzato un profilato per attuatore a fluido del peso di 65 kg al metro lineare, che ha permesso al cliente di produrre una nuova gamma di prodotti per l’industria chimica. Per l’industria elettronica produciamo dissipatori di calore fino a 500 millimetri di larghezza. Questi prodotti hanno convinto un importante cliente straniero a preferire noi che distiamo oltre 1000 chilometri a un estrusore locale. Significativi sono i portali di macchine utensili o macchine operatrici, le carcasse motore, i telai per camion, i profilati per metropolitane e treni. Se oggi collaboriamo con l’ufficio tecnico della Breda per realizzare degli estrusi per la costruzione di vagoni ferroviari, vuol dire che ci sono riconosciute delle capacità di progettazione che sono il frutto di un percorso e di uno sviluppo continuo.

Progettare: Che cosa porta progettisti e utilizzatori a richiedere i grandi estrusi?

Bertoli: Il progettista e il cliente possono trarre dai grandi profilati i seguenti vantaggi:
• riduzione dei tempi di progettazione. Non servono studi complessi di assemblaggio fra componenti di non facile reperibilità o di difficile costruzione; per esempio lamiere piegate o profilati in acciaio saldato;
• riduzione dei costi di produzione. Il profilato riduce il numero delle saldature necessarie per ottenere strutture complesse;
• aumento delle possibilità progettuali. I limiti dimensionali imposti dagli estrusori hanno sicuramente ridotto l’utilizzo degli estrusi per certe tipologie di prodotti;
• semplificazione e robustezza dei manufatti. Profilati con meno nodi e giunti di assemblaggio sono sicuramente più robusti e affidabili nel tempo;
• alleggerimento delle strutture. Meno giunzioni semplificano e alleggeriscono i profilati migliorando le caratteristiche complessive del manufatto da realizzare.