Stando agli studi statistici forniti da Terna, nel mese di luglio 2014 la domanda di energia elettrica richiesta in Italia è calata dell’1,6%. I dati forniti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas per l’Unione europea segnalano un calo nei consumi di petrolio e gas naturale. In altre aree del pianeta i numeri si invertono.
Il settore aerospaziale è riconosciuto tra i principali comparti in Italia nei quali lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie acquista un ruolo determinante, sia in un’ottica di miglioramento delle capacità di progettazione sia per la potenzialità che offre nella realizzazione e progettazione di prodotti hi-tech. L’investimento in ricerca e sviluppo, pari al 14-15% del fatturato totale, ha permesso di raggiungere considerevoli traguardi nell’aggiudicarsi importanti commesse. Per esempio il Gruppo Finmeccanica (attraverso le società controllate Alenia-Aermacchi, Thales Alenia Space, Selex ES) unitamente a Avio Aero e Piaggio Aero sono le maggiori aziende italiane del settore e agiscono come prime contractor nei segmenti più elevati del mercato, in termini di volumi d’affari e di contenuti tecnologici espressi, partecipando ai più importanti programmi europei e internazionali. In Italia il settore industriale dell’aerospazio è sesto al mondo e quarto a livello europeo, con un fatturato di circa 6,9 miliardi di euro, nel 2011, e una forza lavoro altamente specializzata di 32.124 addetti. Le aziende impegnate nel comparto aeronautico sono principalmente identificabili in distretti industriali in: Piemonte, Puglia, Lombardia, Lazio e Campania. Queste aree geografiche vantano importanti insediamenti produttivi, centri di ricerca e industrie interessate al programma dell’Unione Europea, Horizon 2020, che finanzierà con 70 miliardi di euro, nei prossimi sei anni, la ricerca e l’innovazione nei vari settori industriali e che vede l’industria dell’aerospazio tra i destinatari.
Le aziende, il mercato. Secondo i dati forniti dalla relazione di esercizio 2012 di Aiad (Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza), per Alenia Aermacchi gli ordini sono cresciuti dell’8,6%, i ricavi dell’11,4%, il fatturato del 12,5 % (superando il livello di 3 miliardi di euro). Il portafoglio ordini avanza dell’1,9% garantendo carichi di lavoro per circa tre anni. Il Mol passa da quota 4,1 a 10,7, mentre l’Ebita passa dal dato negativo del 2011 (-3,8%) a un positivo +3,5%. Gli investimenti complessivi sono passati da 314 milioni nell’anno precedente a 388 milioni. In particolare, gli investimenti in innovazione e sviluppo raggiungono i 200 milioni, rispetto all’impegno da 168 milioni del piano 2011. L’area della motoristica aeronautica è saldamente presidiata da Avio, partner da oltre cinquant’anni dei maggiori motoristi mondiali (General Electric, Rolls-Royce, Pratt & Whitney e Snecma) nei principali programmi di motori per velivoli civili, nonché membro dei consorzi internazionali di progettazione e produzione di sistemi propulsivi per velivoli militari. Avio è inoltre attiva nella manutenzione, riparazione e revisione di motori aeronautici militari per le Forze Armate italiane, olandesi e brasiliane. I ricavi di Avio sono in costante crescita e nel 2012 hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, registrando un +15% rispetto all’anno precedente. Nel segmento civile, Avio è partner di General Electric nel motore GEnx, che equipaggia nelle sue due versioni 1B e 2B rispettivamente il nuovo Boeing 787 Dreamliner e la variante 747-8 del celebre velivolo, con la responsabilità della progettazione, sviluppo, produzione e supporto post vendita della trasmissione comando accessori, incluso il sistema di lubrificazione, e della parte statorica completa della turbina di bassa pressione, per una quota del programma pari al 12%. Nel corso del 2012 Avio ha investito circa 130 milioni di euro in ricerca e sviluppo, pari a circa il 6% dei ricavi, allo scopo di mantenere e ove possibile incrementare il proprio livello di competitività tecnologica. Intense sono le collaborazioni di Avio con le università italiane e gli enti pubblici di ricerca articolate anche sottoforma di laboratori pubblico-privati e distretti tecnologici. Nell’area dell’ala rotante, invece, AgustaWestland continua a competere a livello globale con altri quattro player mondiali, tre statunitensi e uno europeo, in funzione della propria competitività rafforzata da un costante flusso di investimenti nella ricerca e sviluppo tesi sia a migliorare i prodotti esistenti sia allo sviluppo di nuovi e più avanzati elicotteri. La società, impegnata in un settore a elevata tecnologia in cui i prodotti finali costituiscono gli indicatori di performance, deve la sua competitività anche a un insieme di competenze d’alto livello grazie alle quali è in grado di gestire la progettazione dell’intero ciclo del sistema elicotteristico. Possiede infatti le competenze necessarie per procedere autonomamente alla definizione e all’integrazione dei sistemi avionici, dei sistemi computerizzati di controllo del volo e di gestione della missione, nonché di tutte le tecnologie legate alle attività di training. Nel 2012 AgustaWestland ha registrato ricavi pari a 4.243 milioni di euro, in aumento del 7,7% rispetto al 2011.
Cosa dire. Progetti eccezionali come la costruzione di un aeromobile richiedono tecnologie di elevata qualità. Per produrre telai, componenti, strutture giganti, destinati a supportare l’involucro in alluminio dell’aeromobile, sono necessarie enormi macchine utensili personalizzate e standard. Le macchine devono poter garantire un’ottima qualità di superficie e contemporaneamente produrre componenti strutturali per l’aereo di estrema precisione.