Progettare 454 – Maggio 2023
Da giugno entra in vigore il brevetto europeo
Dopo anni di lavori preparatori, dall’inizio di giugno entra in vigore il nuovo Brevetto Europeo ad effetto Unitario e il nuovo Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB). Questo porterà delle conseguenze nel campo della proprietà intellettuale. Infatti, il nuovo Brevetto Europeo ad effetto Unitario consentirà di ottenere, con un’unica procedura centralizzata, una protezione brevettuale uniforme ed estesa in tutti gli Stati membri dell’UE che hanno aderito al nuovo sistema unitario di protezione brevettuale (senza la necessità, quindi, di ottenere la convalida in ciascun Paese). Questa possibilità si affiancherà alla tutela brevettuale nazionale ed europea già esistente. Il nuovo Tribunale Unificato dei Brevetti consentirà di azionare e tutelare il proprio titolo di privativa con una sola procedura, ottenendo così una decisione valida in tutti i Paesi membri dell’accordo. L’obiettivo è rendere l’accesso al sistema di tutela brevettuale più facile, economicamente meno oneroso e giuridicamente sicuro e garantire decisioni più rapide oltre all’uniformità del diritto in tutti i Paesi aderenti evitando così contrasti di decisioni. Questo nuovo sistema brevettuale prevede anche la creazione di una Corte con norme procedurali che tengano conto delle tradizioni giuridiche degli Stati membri dell’accordo ma anche con l’intenzione di dare vita a una propria giurisprudenza, autonoma e distinta da quella degli Stati firmatari dell’accordo. L’Italia è da sempre un Paese protagonista nell’ambito brevettuale. Lo dimostrano le 4.919 domande di brevetto depositate nel corso del 2021 presso l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) e le 38.374 depositate nel 2022 presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm) per tutelare soluzioni nuove e inventive in Italia e in Europa. È il quadro che emerge dai dati estrapolati dalle banche dati ufficiali dei due enti. Non solo, il nostro Paese è sede di una Divisione locale del nuovo Tribunale Unificato dei Brevetti e, attualmente, è il candidato favorito per ospitare, accanto a Parigi e Monaco, la terza sezione della Divisione Centrale al posto di Londra, che l’ha persa a seguito della Brexit.
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