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Progettare 448 – Settembre 2022

Le complessità d’autunno rallentano i beni strumentali

Dopo un ottimo 2021, l’industria italiana dei beni strumentali ipotizza per quest’anno un rallentamento dell’attività. Secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2021 il fatturato del comparto ha fatto registrare ad un valore pari a 50,4 miliardi di euro e un incremento del 21,6% e, grazie a questa accelerazione, il settore non solo ha recuperato il terreno perso nel biennio precedente (2019-2020) ma migliorato il record che aveva segnato nel 2018. Le previsioni per il 2022 sono però di tenore differente: la crescita registrata nel 2021 dovrebbe fermare la sua corsa stabilizzandosi. In particolare, il fatturato dovrebbe crescere dell’1,3%, l’export del 2,1%, il consumo interno del 2,4%. Ne beneficeranno sia le importazioni, in crescita, del 7,4%, sia le consegne dei costruttori che dovrebbero restare stabili. Nei primi tre mesi di quest’anno, le esportazioni di beni strumentali italiani sono cresciute dell’8,8%, confermando sostanzialmente le posizioni registrate lo scorso anno con gli Stati Uniti al primo posto tra i Paese a cui è destinato il nostro export, quindi la Germania, la Francia, la Cina e la Spagna. L’unico arretramento è relativo ai Paesi extra-UE, determinato per lo più dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina: Russia (-18,3%), Ucraina (-55,3%), Bielorussia (-43%) ma anche Turchia (-9,3%) e Regno Unito (-9,1%). Il 2022 appare quindi un anno decisamente con maggiori complessità rispetto al 2021, e si appresta a vivere una fase autunnale estremamente difficile: inflazione in accelerazione, il blocco delle catene di fornitura delle materie prime e soprattutto dell’elettronica, l’aumento della volatilità dei mercati finanziari uniti agli ulteriori rialzi dei prezzi delle materie prime e di quelle energetiche. A questo si aggiunge la parità nel valore di scambio monetario tra euro e dollaro desta preoccupazione poiché rischia di far crescere ancora di più i prezzi di materie prime e dell’energia. E sullo sfondo il possibile, forse totale, razionamento dell’approvvigionamento di gas.

l.rossi@lswr.it
@lurossi_71