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PROGETTARE numero 439 Giugno/Luglio 2021

Si intravede la luce in fondo al tunnel

Cominciando a vedere la cosiddetta luce in fondo al tunnel, iniziano a stilarsi i primi bilanci di un anno vissuto in emergenza. A partire dal maggio dello scorso anno, l’industria manifatturiera italiana ha registrato un significativo rimbalzo. La recrudescenza dell’ondata pandemica nei mesi autunnali ha poi sottoposto il manifatturiero a nuove pressioni ma senza intaccarne il percorso di recupero. Spinte di ripresa sono giunte sia dal mercato interno sia dai mercati internazionali, dove le esportazioni italiane hanno registrato una migliore capacità di tenuta nel confronto con la Germania. L’analisi emerge dal rapporto stilato da banca IntesaSanPaolo e Prometeia. Una crisi diversa da quella cui abbiamo assistito nel decennio 2010-2019, con gli effetti della crisi dei debiti sovrani in Europa oltre a quelli della recessione globale del 2009, che ha innescato un processo di selezione e trasformazione dell’industria italiana, che presentava diversi elementi di fragilità. Il 2021 si è aperto con prospettive di rafforzamento dei livelli di attività del manifatturiero italiano. Un trend di risalita degli ordini più intenso nella seconda parte dell’anno, a partire dal terzo trimestre, dove potranno emergere con maggior forza gli effetti della campagna vaccinale. Dalle survey europee, che fotografano l’evoluzione più recente delle imprese sul fronte degli investimenti digitali, emerge l’immagine di un manifatturiero italiano pre-Covid ben posizionato nella digitalizzazione dei processi produttivi (ad esempio cloud, simulazione, robotica, IoT, Intelligenza Artificiale), in particolare nell’Elettronica, nella Meccanica e nell’elettrotecnica. Nuovi impulsi potranno giungere dal Pnnr, nel rimuovere alcuni ostacoli all’investimento incontrati in passato, soprattutto dalle PMI, ad oggi più in ritardo nell’implementare le soluzioni digitali di frontiera. I settori che potranno avvantaggiarsi di tassi di crescita più dinamici nel quinquennio 2021-25 sono Elettronica (+6,6), Meccanica (+6%), Autoveicoli e moto (+6%) ed Elettrotecnica (+5,8%).

l.rossi@lswr.it
@lurossi_71