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Progettare 436 – Marzo – 2021

Calano gli ordini, la ripresa sarà lenta
Il 2020 si è chiuso con il segno negativo per la meccanica italiana. Anche se le aziende si
dimostrano moderatamente ottimiste per il futuro. Dall’inizio della pandemia da Covid-19,
la federazione Anima ha diffuso ben quattro sondaggi condotti tra le aziende associate,
con l’obiettivo di fotografare il sentiment delle imprese e comprendere l’andamento
sociale ed economico del quadro che si sta delineando. Alla fine del maggio scorso il
45,5% del campione prevedeva una perdita di fatturato superiore al 20%, a settembre
la percentuale era calata al 29,4% mentre a dicembre il dato è sceso al 20%. Oltre
un’azienda su quattro prevede cali tra il 10% e il 20% del fatturato.
Al di là delle sensazioni, il dato che però preoccupa maggiormente è il calo degli ordini:
per un’azienda su tre va oltre il 10% negli ultimi sei mesi. Questo parametro si riper
cuoterà sul primo trimestre di quest’anno. Alcune aziende hanno avvertito un calo degli
ordini del 50% negli ultimi mesi del 2020, una perdita che non è possibile recuperare
entro la fine del 2021, soprattutto se le difficoltà a far viaggiare i commerciali proseguirà
nei prossimi mesi. Nell’ultimo, recente sondaggio condotto da Anima, la maggior parte
delle aziende associate si aspetta una ripresa lenta e graduale nel prossimo biennio
prima di tornare ai valori del 2019.
Ad aggiungersi alle dinamiche del mercato, ci sono anche le lentezze dell’apparato buro
cratico statale e la difficoltà da parte delle aziende a interpretare alcuni Decreti emanati
dal Governo in questi mesi che, di fatto, hanno reso ancor più difficoltoso l’accesso al
credito.
A sommarsi a questo quadro di incertezza dovuto alle dinamiche del mercato, ci sono
anche le lentezze dell’apparato burocratico e le difficoltà di interpretazione di alcuni
Decreti emanati in questi mesi dal Governo, che hanno reso ancora più difficoltoso
l’accesso al credito.

Luca Rossi