Progettare 433 – Ottobre – 2020
Grazie all’iper-ammortamento investimenti aumentati del 16%
Introdotto nel 2017 con il Piano Nazionale Industria 4.0, il contributo pubblico per l’acquisto di beni strumentali incorporanti tecnologie digitali avanzate fino allo scorso anno aveva la forma di iper-ammortamento a fini fiscali del valore dell’investimento effettuato. Da gennaio 2020, invece, si è tramutato in credito d’imposta. Una recente ricerca effettuata dal Centro Studi di Confindustria e dalla direzione Studi e Ricerche Economico Fiscali del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha analizzato l’utilizzo dell’iper-ammortamento nel primo anno di introduzione e gli effetti occupazionali per le imprese beneficiarie. Lo studio stima che la misura fiscale abbia interessato circa sette miliardi di euro di investimenti in macchinari e attrezzature industriali avanzate realizzati da società di capitali italiane: l’8,5% degli investimenti privati medi annui in macchinari e attrezzature in Italia, che diventa il 16,0% se calcolato all’interno del manifatturiero. L’iper-ammortamento sui beni materiali nel 2017 è stato utilizzato in prevalenza da PMI (a cui afferiscono il 66,7% degli investimenti agevolati), appartenenti al settore manifatturiero (82,6%) e localizzate nel Nord Italia. La stragrande maggioranza delle imprese beneficiarie della misura (84,7%) non aveva mai effettuato investimenti in tecnologie 4.0 prima dell’introduzione dell’agevolazione fiscale. L’analisi dei flussi di assunzioni e cessazioni di lavoro dipendente per impresa indica che l’investimento agevolato nel 2017 ha prodotto un effetto occupazionale positivo tra gennaio 2017 e marzo 2019 (ultimo mese disponibile per l’analisi). Si stima che l’investimento agevolato abbia generato, per le imprese che lo hanno effettuato, una crescita aggiuntiva dell’occupazione di 7 punti percentuali tra fine 2016 e marzo 2019.
Luca Rossi