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Progettare 396 – marzo – 2016

Con i Tricks cambiano gli scenari macroeconomici

Per quasi una decina d’anni sembrava che l’economia mondiale fosse al traino di quattro Paesi destinati a trasmettere al mercato una spinta propulsiva: Russia, Cina, India e Brasile. I cosidetti Brics, espressione coniata nel 2001 dall’allora chief economist di Goldman Sachs Jim O’Neill. Ma il fenomeno Brics pare ormai un vecchio ricordo. Brasile e Russia stanno vivendo una grave ondata di recessione, Cina e India sono alle prese con un macroscopico rallentamento dell’economia e stanno rivedendo le politiche a favore delle PMI. Alla fine dello scorso anno persino Goldman Sachs ha chiuso il suo fondo Brics dopo che gli attivi erano scivolati a 100milioni di dollari da un picco di 800 milioni a fine 2010. Al posto del fenomeno Brics ora compare sulla scena economica quelloTricks. I manager dei mercati emergenti sembrano essersi imbattuti quindi su un suo potenziale sostituto: sono i supertecnologici Taiwan e Sud Corea che sgomitano al posto dei ‘commodities-centrici’ Brasile e Russia. Al di là dei due acronimi, il cambio di scenarioèsignificativo.Quellocheemerge con chiarezza è come in primo piano siano comparsi i servizi insieme alla tecnologia e agli scambi di beni fisici, prendendo il posto delle commodity.. Brasile e Russia e le grandi compagnie energetiche non fanno più gola come un tempo ai fondi equity, che infatti li stanno abbandonando per migrare sui grandi fondi hio-tech. In questi nuovi mercati emergenti la velocità con la quale i giovani consumatori si adattano al cambiamento tecnologico in aree come l’e-commerce e lo shopping online è molto maggiore che negli USA. La tecnologia sta dilagando e il consumatore è il focus degli investitori negli emergenti.

LUCA ROSSI