Progettare 395 – gennaio/febbraio – 2016
Un progetto su due è incompiuto in UE
In materia di Fondi europei le imprese italiane restano al palo, incapaci spesso di sfruttare al meglio e velocemente le risorse comunitarie inerente i progetti presentati. Sono stati ben 922.775 i progetti presentati e monitorati nel corso della programmazione 2007-2013 nella banca dati dell’Agenzia per la coesione territoriale (Open Coesione), e di questi 81.056 quelli che più direttamente hanno coinvolto l’industria o le sue propaggini. Relativi a questi, solo il 53,2%dei progetti risulta concluso, il 10% è stato liquidato e il 17,8% è in corso, mentre il 18,7% non è stato avviato. Nel dettaglio: nel capitolo ‘Competitività e imprese’ sono stati 7.891quelli conclusi e1753 liquidati si 16.094,nelcapitolo‘Ricercaeinnovazione’ rispettivamente17.83032.013su33.936, nel capitolo ‘Energia’ a 3.256 e 682 su 8.823,nelcapitolo‘Agendadigitale’14.205 e 3.678 su 22.203. In totale, sommando i quattro temi, i progetti non avviati sono stati 15.187 su 81.56. I dati che emergino dal monitoraggio di openCoesione relativamente all’industria, seppure riguardano progetti cui sono destinate somme meno consistenti rispetto ad altri capitoli, non si possono ignorare. Il quadro mostra una fotografia nitida sia alle fonti di finanziamento (Fondi strutturali, Piano azione coesione o Fondo sviluppo e coesione) sia ai soggetti programmatori (Regioni o Ministeri). Tra i progetti con pagamenti ancora in corso sono centinaia quelli che prevedono incentivi a singole aziende, come per l’ammodernamento o le attività di ricerca, alcuni con data di inizio previsto che segna addirittura il 2004. In questo gruppo compaiono anche numerosi contratti di programma. Incomplete anche alcune iniziative per potenziare laboratori universitari e Centri di ricerca.
Luca Rossi