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Progettare 415 – Giugno/Luglio – 2018

L’intelligenza artificiale cambierà la gestione produttiva

In una logica embedded, l’adozione dell’intelligenza artificiale all’interno dei sistemi produttivi ne aumenterà il grado di flessibilità, generando informazioni per aiutare le aziende a prendere decisioni più consapevoli. Secondo un recente rapporto di Research and Markets, il tasso di crescita medio anno previsto per questa tecnologia tra il 2017 e il 2025 sarà superiore del 50% rispetto all’attuale. Molteplici saranno le possibilità applicative. Grazie ai sistemi di apprendimento automatico sarà possibile testare centinaia di modelli matematici e avere maggiori parametri per introdurre sul mercato nuovi prodotti: McKinsey ipotizza che sarà possibile ridurre l’inventario dal 20% al 50%. La customizzazione dei prodotti, richiesta ormai maggioritaria da parte dei clienti, vedrà l’adozione dell’intelligenza artificiale giocare un ruolo attivo. In un recente sondaggio, il 20% dei consumatori ha dichiarato che sarebbe disposto a pagare una maggiorazione del 20% per un prodotto o un servizio personalizzato, mentre secondo Accenture, l’83% dei consumatori negli Stati Uniti e nel Regno Unito è disposto a consentire l’utilizzo dei propri dati personali in cambio di prodotti, suggerimenti e offerte personalizzati. Le analisi combinate con l’apprendimento automatico registreranno tutte le informazioni, comprese le fasi iniziali di quotazione e impostazione della catena di approvvigionamento: McKinsey prevede che l’apprendimento automatico ridurrà gli errori di previsione del 50% e i costi relativi al trasporto, stoccaggio e gestione rispettivamente dal 5% al 10% e dal 25% al 40%. Anche in tema di manutenzione predittiva, infine, l’adozione di Intelligenza Artificiale in abbinata alla sensoristica e ai Big Data, sempre secondo McKinsey porterà a una riduzione del 10% dei costi di manutenzione annuale, fino a una riduzione del tempo di fermo macchina del 20% e una riduzione del 25% dei costi di ispezione.

Luca Rossi