Enea ha presentato all’ultima edizione di Ecomondo, lo scorso novembre a Rimini, un innovativo processo hi-tech brevettato per estrarre metalli preziosi, come oro, argento e platino, e materie prime strategiche dai RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche).
Vecchi computer, schermi e telefonini possono così essere trasformati in miniere di materiali preziosi e terre rare, per poi essere riutilizzati per la realizzazione di nuovi prodotti quali telefoni cellulari, cavi di fibre ottiche, celle fotovoltaiche, turbine eoliche, rivelatori all’infrarosso e leghe leggere in alluminio. In ottica di economia circolare, la tecnologia brevettata da Enea mira a fronteggiare una domanda in forte crescita di materie prime strategiche, a fronte di un’offerta concentrata in pochi Paesi come Cina, Russia, Repubblica democratica del Congo e Brasile, e al basso grado di sostituibilità e riciclaggio.
Oggi solo il 30% dei circa 10 milioni di tonnellate di RAEE prodotti in Europa viene infatti gestito correttamente, mentre con procedure di raccolta e riciclo adeguate si potrebbero recuperare 186 tonnellate di argento, 24 di oro e 7,7 di platino.