Scm Group chiude il 2016 con fatturato in crescita a 600 milioni di euro dai 513 milioni del 2015. Il Gruppo, specializzato in macchine e componenti industriali, impianti per lavorazione del legno, alluminio, compositi, plastica, metallo, marmo e vetro, e componentistica avanzata (fusioni in ghisa, carpenteria metallica, quadri elettrici ed elettromandrini) ha continuato a investire fortemente nella presenza internazionale.
Con export al 90%, tre principali poli produttivi in Italia, dove Scm ha raddoppiato nel 2016 il fatturato, e presenze dirette in tutto il mondo, il Gruppo ha consolidato il presidio australiano con l’acquisizione del dealer storico Gabbett, ora alla guida della filiale Scm Group Australia, e creato un nuovo hub a Kuala Lumpur, risultato della fusione delle due filiali di Singapore e Malesia. Importanti commesse sono state realizzate in Cina e Uzbekistan, e forte è stato l’incremento in USA ed Europa. “Il 2016 è stato un anno molto positivo – commenta Andrea Aureli, ceo Scm Group -, con un rilevante aumento del fatturato: puntiamo a chiudere l’anno vicino a 600 milioni di euro, dei quali oltre 400 milioni nel settore del legno”.
L’anno è infine stato caratterizzato da attenzione ai giovani, con la campagna ‘Vogliamo essere assunti da te’ partita a ottobre e mirata ad attrarre talenti da importanti Università, un aumento di 200 unità nel personale, giunto a 3.300 dipendenti, e investimenti in r&s e innovazione: un esempio per tutti, il progetto Close to customer con l’installazione pilota nel Centro Commerciale Brianza di una mini-factory in grado di produrre mobili in tempo reale su richiesta dei clienti.