Energie rinnovabili e tecnologie a elevata efficienza per ridurre l’impatto ambientale sono state al centro delle soluzioni che la divisione compressori di Atlas Copco porterà alla fiera Ecomondo 2024 di Rimini, dal 5 all’8 novembre. L’azienda presenterà in particolare sistemi per la compressione di biogas e idrogeno, per la generazione di ossigeno in loco, per il trattamento delle acque reflue e per il raffreddamento dell’acqua di processo.
Abilitare la transizione ecologica è infatti al centro degli investimenti in R&D di Atlas Copco Group: dall’analisi dell’impronta di carbonio del Gruppo emerge che quasi il 90% delle emissioni CO2 sono legate all’utilizzo dei loro prodotti presso i clienti industriali.
Gli impianti di produzione di biometano stanno trasformando lo scenario energetico: convertire in modo efficiente i rifiuti organici in energia riduce significativamente le emissioni di CO2 e l’impatto ambientale e contribuisce a diversificare il mix energetico, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Al centro dell’offerta Atlas Copco per la trasformazione da biogas a biometano si trovano i compressori per biogas con stadio a vite, progettati per raggiungere una pressione di 17 bar ideale per il processo di upgrade a biometano, i compressori per CO2, per poter recuperare e stoccare l’anidride carbonica prodotta nel processo di upgrade, e i generatori di ossigeno in loco, necessari per ridurre la concentrazione di acido solfidrico nel biogas, diminuendo così la sostituzione di materiali di consumo richiesti dai metodi di desolforazione tradizionali.
I compressori giocano un ruolo fondamentale anche nel settore dell’idrogeno, gas che per essere utilizzato in modo efficiente deve essere immagazzinato ad alta pressione, aumentando la densità energetica per volume. Importante sottolineare che in funzione del contesto in cui l’idrogeno è applicato, è possibile identificare la pressione più adatta a cui deve essere sottoposto. Nell’ambito della mobilità e dei trasporti, fra i campi di applicazione più promettenti in ottica di riduzione delle emissioni inquinanti, sono richiesti compressori che generano pressioni di 350bar/35Mpa per i mezzi pesanti, e di 700bar/70Mpa per le auovetture che richiedono ricarica veloce per aumentare l’autonomia, quindi i chilometri percorribili tra un pieno e l’altro.
L’aria compressa a bassa pressione è fondamentale nel trattamento biologico dei reflui, la fase nella quale l’aria viene insufflata nelle vasche di scarico per favorire la proliferazione dei batteri e quindi la loro rimozione. In questo contesto è fondamentale ridurre i consumi energetici per la compressione dell’aria. Le soffianti rotative a vite Atlas Copco sono state progettate per adattarsi a specifici fabbisogni di flusso e pressione e per garantire elevati risparmi energetici e costi di manutenzione ridotti.
Atlas Copco è attiva da circa cinque anni nella refrigerazione industriale, fondamentale in molti processi dove lo smaltimento del calore in eccesso e il controllo termico del processo sono necessari per garantire la qualità del prodotto e il corretto funzionamento dell’impianto. I chiller industriali ad alta efficienza Atlas Copco raffreddati ad aria, insieme ai dry cooler adiabatici, rappresentano la soluzione ideale per il raffreddamento dei compressori water cooled e sono adatti ad un’ampia gamma di applicazioni che richiedono il raffreddamento dell’acqua di processo.
Durante le quattro giornate di Ecomondo 2024, presso lo stand Atlas Copco 117/216 nel Padiglione B5 (Bioenergy & Agricolture) saranno presentati il compressore a vite con azionamento a velocità variabile della serie GG utilizzato nel processo di upgrade del biogas e nell’immissione in rete del biometano, le soffianti oil-free a bassa pressione della serie ZS, e i generatori di ossigeno della gamma OGP. Sarà inoltre possibile ricevere tutte le informazioni relative, oltre ai chiller di processo TCX raffreddati ad aria ed ai chiller ibridi TCA plug&play, ai compressori H2Y per la mobilità ad idrogeno, ed ai compressori H2P, particolarmente adatti per gli impianti di produzione di idrogeno verde e i processi industriali.