L’Università di Pisa ha annunciato nel corso dell’evento Converging Skills la nascita di Start Attractor, punto di incontro che intende unire ricerca scientifica e industria per fare dell’ateneo pisano un motore di sviluppo per il territorio locale e nazionale.
Start Attractor, il cui inizio delle attività è previsto nel corso del 2024, non sarà un semplice incubatore di start up ma il primo attuatore di competenze e capitali per queste realtà in una università italiana, come ha spiegato il rettore Riccardo Zucchi: “Sarà piuttosto un punto di accesso per il mondo imprenditoriale a tutto quello che l’Università può offrire loro, agevolando la ricerca, la formazione continua, il reclutamento, il sostegno all’accoglienza di nuove tecnologie”.
L’iniziativa è parte della più ampia strategia delle quattro E dell’Università di Pisa, ovvero, in italiano, educare, sperimentare, e poi eseguire e uscire. “Mentre le prime due fasi sono quelle tradizionali dell’università, le ultime due avverranno proprio grazie a Start Attractor – spiega il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone -. Perché Start Attractor selezionerà le giovani aziende più innovative, ne promuoverà la crescita con azioni di mentoring e di reclutamento, e le porterà a maturazione. Allo stesso tempo, promuoverà il networking con gli investitori e con le grandi aziende e aiuterà queste ultime a innovare”.
Start Attractor sarà anche l’unica struttura di questo tipo, in Italia, ad avere un board di consiglieri internazionali, 4-6 esperti di chiara fama, con il quale saranno valutati e promossi i progetti più promettenti. E non avrà una sede fisica per le aziende, ma fornirà servizi ad alto valore aggiunto sia manageriali, che finanziari che tecnologici. L’idea, precisa Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e per le nuove iniziative imprenditoriali dell’università pisana, “è di valorizzare le eccellenze dell’area Pisana e al tempo stesso attrarne da ogni parte del mondo promuovendo l’impiego qualificato di giovani talenti e favorendo lo sviluppo di giovani imprese di successo”.
La struttura avrà un costo di gestione stimato in circa un milione di euro all’anno, ma l’obiettivo è di renderla presto autosostenibile in modo da permettere investimenti decrescenti da parte dei partner. “Crediamo molto in Start Attractor – conclude Priami -, ma l’università non può fare tutto da sola. Da adesso cerchiamo attivamente partner che credano nel progetto e vogliano incamminarsi per questa strada con noi”.