Atlas Copco presenta la gamma di chiller TCA per raffreddamento dell’acqua di processo, sistemi ibridi che riducono i consumi energetici di oltre il 30% rispetto a quelli tradizionali.
Questi chiller prevedono infatti l’uso combinato di diverse tecnologie per ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre i consumi: il free cooling, che sfrutta le condizioni climatiche favorevoli per raffreddare l’acqua di processo senza avviare il compressore, il raffreddamento adiabatico, che aumenta l’efficienza di lavoro del compressore, e infine il raffreddamento tramite compressore. L’azienda conferma così il proprio posizionamento strategico quale fornitore di tecnologia per abilitare la transizione energetica in ambito industriale, ad esempio nei settori alimentare, del chimico-farmaceutico, della plastica e della meccanica.
Grazie all’azione combinata delle diverse tecnologie, ad esempio, in un’azienda produttiva del milanese organizzata su tre turni di lavoro che necessita di acqua refrigerata a 20° con refrigeratore attivo 6.000 ore in un anno, con l’inserimento di un chiller ibrido della serie TCA il compressore sarebbe attivo solo per il 50% del tempo, con conseguenti risparmi energetici.
I nuovi chiller ibridi, in continuità con i refrigeratori della serie TCX, occupano poco spazio e i serbatoi sono trattati internamente per impedire la contaminazione dell’acqua di processo con particelle di ruggine. Il design a microcanale del condensatore consente di ridurre del 30% la carica di refrigerante rispetto ad altri tipi di scambiatori di calore. Altri elementi qualificanti sono poi il sistema di controllo Elektronikon MkV, che permette il controllo della temperatura dell’acqua con la precisione di ± 0,1°, e il sistema di supervisione remota Smartlink, che consente di monitorare online i principali parametri di funzionamento e segnalare tempestivamente eventuali problemi o esigenze di manutenzione.
“I nuovi chiller ibridi TCA confermano l’impegno di Atlas Copco nella refrigerazione industriale, ambito nel quale operiamo da circa tre anni, durante i quali i nostri sistemi sono stati inseriti con successo in numerose aziende dei settori alimentare, del chimico-farmaceutico, della plastica e della meccanica – afferma Nicola Losi, business development manager di Atlas Copco Italia – divisione compressori -. I nostri refrigeratori d’acqua di processo possono affiancarsi alle nostre macchine per il trattamento dell’aria compressa e dei gas industriali ed essere gestiti e controllati con le stesse piattaforme Smartlink ed Elekronikon”.